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Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Bacco e i marinai di Acete


Bacco fanciullo viene rapito ebbro dai pirati tirreni che non lo avevano riconosciuto. Il dio chiede di essere condotto all’isola di Nasso, sua dimora, ma i pirati lo ingannano navigando nella direzione opposta. Il timoniere Acete, l’unico ad aver capito la natura divina del fanciullo, cerca di dissuadere i compagni da tale intento, ma viene deriso. Bacco, compreso l’inganno che gli era stato teso, si manifesta in tutta la sua potenza; per punizione i pirati vengono trasformati in delfini. L’unico a salvarsi è Acete che diventerà un seguace del dio.

Tratto da LE METAMORFOSI DI OVIDIO di Valentina Ducceschi
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