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Novelli - Le elezioni del Quarantotto


Si accennava sopra alle elezioni del 1948: è questo il tema di un altro importante libro di Edoardo Novelli, Le elezioni del Quarantotto. Storia, strategie e immagini della prima campagna elettorale repubblicana, edito da Donzelli nel 2008.
Le elezioni appena nominate costituirono la prima grande battaglia elettorale dell’Italia repubblicana, e i mesi che precedettero il 18 aprile segnarono una svolta nella storia, nel costume e nella politica del paese. Comunisti e socialisti da un lato, democratici cristiani dall’altro, dopo aver collaborato nello spirito dell’antifascismo e dei Cln, si affrontarono in una lotta senza esclusione di colpi, scambiandosi accuse infamanti e ricorrendo a ogni mezzo, a ogni parola, a ogni immagine, pur di prevalere sull’avversario. Fu la prima campagna “moderna”, caratterizzata da elezioni a suffragio universale, metodo proporzionale, comizi in piazza, manifesti, e spot persino al cinema.
La propaganda prese il sopravvento sulla comunicazione; lo scontro, non solo quello verbale, sul dialogo. Da quella data anche le tecniche e le strategie dei partiti non furono più le stesse. Il 1948 fissò, infatti, stereotipi, temi, slogan, diventando un imprescindibile punto di riferimento per tutte le successive campagne elettorali: lo strumento con cui la Democrazia Cristiana sconfisse gli avversari non fu l’apparato di partito – in cui era nettamente inferiore a PCI e PSI – ma i Comitati civici, i quali inventarono slogan e immagini e imposero temi che avrebbero poi influenzato tutta la pubblicistica politica italiana (basti pensare al lupo sovietico travestito da agnello).


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