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Nuclei reticolari del gruppo paramediano

NUCLEI RETICOLARI DEL GRUPPO PARAMEDIANO


I nuclei di questo gruppo sono:
-NUCLEO GIGANTOCELLULARE
-NUCLEO BULBARE CENTRALE
-NUCLEO CAUDALE DEL PONTE
-NUCLEO ORALE DEL PONTE
-NUCLEO CUNEIFORME
-NUCLEO SUBCUNEIFORME

Le afferenze riguardano la sensibilità generale attraverso collaterali dei fasci spino-talamici (dal midollo spinale), dei fasci trigemino-talamici e dai fasci spino-reticolari. Arrivano anche informazioni riguardo la sensibilità speciale, in particolare gustativa, visiva, uditiva e probabilmente anche olfattiva. Altre afferenze provengono dal vestibolo del cervelletto, dal nucleo peduncolo pontino (un nucleo del gruppo laterale), dallo strìato, dal nucleo rosso e dalla corteccia cerebrale.
Il vestibolo del cervelletto  la parte pi antica del cervelletto collegata con il sistema vestibolare (che controlla l'equilibrio).

Le efferenze sono distinte in ascendenti e discendenti. 

1. Le efferenze ascendenti arrivano al talamo che poi comunicano diffusamente con tutta la corteccia cerebrale: queste fibre reticolo-talamiche formano il SISTEMA RETICOLARE ATTIVATORE ASCENDENTE. Attraverso questo sistema tutti i tipi di sensibilità generale e speciale sono in grado di arrivare alla corteccia cerebrale. Questo sistema permette alla corteccia cerebrale di attivarsi per esempio quando si dorme e si percepisce uno stimolo particolare che provoca il risveglio. 

2. Le fibre discendenti formano i FASCI RETICOLO-SPINALI pontino e bulbare. Rientrano tra gli elementi che costituiscono e partecipano alla gestione del movimento. Contengono sia fibre dirette che crociate e terminano nel cordone anteriore (fascio reticolo-spinale anteriore che arriva nel ponte) e laterale (fascio reticolo-spinale laterale che va nel bulbo) del midollo spinale. Questi fasci attraverso interneuroni coordinano l'azione dei motoneuroni della lamina IX posti su diversi mielomeri: quindi se un muscolo o un gruppo muscolare  innervato da fibre provenienti da diversi mielomeri, tramite questo sistema si ottiene un coordinamento. 

Tratto da IL SISTEMA NERVOSO di Luca Sciarabba
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