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POLITICA PER LO SVILUPPO E COMMERCIO EQUO E SOLIDALE


IL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE
= forma innovativa di cooperazione allo sviluppo con i Paesi del Sud del Mondo.
- INNOVATIVITA’ - l’attività commerciale può essere un fattore di crescita economica e sociale
- CONDIZIONI - tutela dell’interesse del partner più debole della filiera (produttore)
Superamento della logica dell’intervento occasionale o di emergenza, e la costruzione di partnership strutturali.
Indipendenza dal finanziamento pubblico.
Per commercio equo e solidale (fair trade) si intende una forma innovativa di cooperazione allo sviluppo finalizzato al benessere di Paesi in via di sviluppo, del Sud del Mondo.
L’innovatività è individuata nel riconoscere l’attività commerciale come un fattore di promozione dello sviluppo, della crescita: l’obiettivo è di promuovere la crescita economica, il benessere materiale, ma anche il benessere sociale, la qualità della vita delle persone.
Affinché questa innovatività si produca, occorre che si rispettino una serie di condizioni:
- una tutela del produttore, che rappresenta qui il partner più debole della filiera; è un contraente debole perché al produttore va un margine del profitto molto ridotto;
- porre in essere una cooperazione che superi l’immagine dell’emergenza per investire in forme di intervento strutturali: il Comes è l’unica forma di cooperazione allo sviluppo che si pone il fine di un intervento posto a trasformare quelle che sono le normali posizioni di scambio;
- le forme di cooperazione del Comes devono nascere in modo slegato da finanziamenti pubblici: cioè non utilizzano finanziamenti pubblici, fondi messi a disposizione dalle varie nazioni, né donazioni in senso stretto, ma si propongono di utilizzare gli strumenti del mercato per raggiungere lo sviluppo dei Paesi emergenti.
Nasce nei primi anni ‘60 del novecento…
…per iniziativa di alcune organizzazioni senza scopo di lucro che tentano di supportare l’esportazione di merci dai Paesi in via di sviluppo…
…attraverso una nascente rete distributiva di esercizi specializzati: le botteghe del mondo.
Il Comes, sin dalle sue origini, è orientato a:
- una critica radicale del sistema dell’economia di mercato;
- a ricercare delle alternative al malfunzionamento di alcuni segmenti.
Oggi è sviluppato in 18 Paesi oltre che negli USA, in Canada e in Giappone.
Il Comes nasce nei primi anni ‘60, nei paesi del Nord-Europa (Inghilterra e Olanda), per iniziativa di una serie di piccole organizzazioni senza scopo di lucro che si organizzano creativamente per supportare l’esportazione di materie prime dai Paesi in via di sviluppo. Sono organizzazioni di volontariato abbastanza strutturate che investono nel cercare canali alternativi a quelli del libero mercato, ma fondati sugli stessi principi.
L’obiettivo è di dare un mercato a prodotti agricoli e di piccolo artigianato costruendo dei canali di approvvigionamento e di vendita ad hoc, specifici. Questi canali distributivi hanno il nome di botteghe del mondo.
Il Comes ha la caratteristica di portare avanti una critica radicale al capitalismo liberistico, cercando inoltre alternative, soluzioni al malfunzionamento di alcuni settori.
E’ una realtà oggi radicata, attiva in 18 Paesi europei, e a questi si affiancano USA, Giappone e Canada.
Lo sviluppo del Comes non è uguale in tutti i Paesi occidentali; è più forte nel Nord Europa, nel Canada e negli USA.

Tratto da SOCIOLOGIA DEI PROCESSI ECONOMICI di Andrea Balla
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