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Perdita e disangosciamento


l’incontro con l’operatore abbiamo detto comporta una perdita noi dobbiamo passare da un asse immaginario a quello simbolico passare dalla simmetria e dall’empatia che dimostriamo verso il soggetto a un piano asimmetrico in cui permettiamo al soggetto di riflettere sulla costruzione dell’identità, del soggetto nella simmetria.
Dove troviamo la rottura della collusione tolleriamo l’inadeguatezza e permettiamo al soggetto la riflessione sul posto che egli occupa, sempre riconoscendolo come soggetto
Perforiamo la dimensione narcisistico-immaginativa immaginaria e quindi “rompendo il teatrino”portiamo il soggetto a rendersi conto d questa famosa perdita che è quella che poi incontra in ogni caso
C’è una dimensione terapeutica di quello che stiamo dicendo della dimensione clinica  perché  accade che ci siano dei modi nei quali quella perdita d’origine viene resa vivibile , viene resa lavorabile, per permettere che quella dimensione di perdita sia tollerabile mentre prima non lo era. e questo di solito produce un effetto di per esempio di disangosciamento perché invece di essere preso nella questione dell’angoscia diciamo il soggetto si potrà mettere al lavoro.

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