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Predicazione e messaggio di Francesco d'Assisi



Un giovane di collestrada nel 1202 partecipa ad una battaglia contro perugia, dove resta prigioniero fino al 1204. è Francesco, figlio di pietro ricco mercante di stoffe, e di Pica. Nasce attorno al 1181. il nome significa “francese”. Non ebbe elevata preparazione culturale, ma sapeva leggere e scrivere, conosceva il francese e la letteratura cortese provenzale. Ha lasciato scritti in facile latino ed il cantico di frate sole o delle creature. Le eresie evangeliche trovano alcuni echi nel suo animo: l’interpretazione letterale della scrittura, la necessità di mettere in pratica la parola senza distinzione tra precetti e consigli, l’ideale della povertà per il cristiano insieme all’esigenza della predicazione, il rifiuto del modello monastico di povertà personale e non comunitaria che aveva reso potenti i monasteri: Cristo invita a non preoccuparsi del domani. Francesco visse da ricco. Ad assisi come in vari comuni c’eran scontri tra nobili e popolo, maiores e minores. Perugia appoggiava i nobili di assisi fuoriusciti ed entra in guerra con assisi. Tornato dalla guerra F lavora come mercante. Nel 1205 parte con gentile da Fabriano per una spedizione in italia meridionale, ma a Spoleto ha un malore, forse con una visione. Da allora torna ad assisi ed inizia un nuova vita. Maggiori elemosine, ritiri in preghiera, ricostruzione di chiese diroccate, aiuto ai lebbrosi. Diviene un “penitente”. Portato dal padre davanti ai consoli, è giudicato dal vescovo Guido che lo copre con il suo mantello. Ora cosa fa Francesco? va via da assisi e vive alla giornata. Arrivano dei compagni: Bernardo e Pietro di Cattaneo. Decide di consultare il vangelo e prende a riferimento 3 passi che si presentano a caso. Nuovi compagni fino al 1209: Silvestro, egidio, Rufino. Si giunge a 12. vivono presso la chiesetta di S.maria della Porziuncola, restaurata da Francesco e donatagli dai benedettini del subasio. Nel 1209 si recano a Roma da Innocenzo III vestiti con tuniche rozze, presentando un abbozzo di regola con i passi di prima del vangelo. Furono difesi anche dal cardinale Giovanni di S.Paolo. Innocenzo dà a Francesco un' approvazione orale. Il gruppo riceve il permesso della sola predicazione penitenziale, esclusa quella dottrinale. I minori di assisi avevano comunque connotazione molto laicale. Solo tardi Francesco diverrà forse diacono. comunque i francescani si erano scelti il nome di fratres minores.

Tratto da LA CHIESA MEDIEVALE di Dario Gemini
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