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Problema degli stati neutralizzati


Uno stato neutralizzato è quello che tramite accordo internazionale è impegnato a non muovere guerra e non compiere atti capaci di condurlo in un conflitto.
Il problema sorge dal momento in cui alcuni obblighi imposti dalla Carta ai suoi membri, obblighi di assistenza e partecipazione alle azioni ONU per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale, mal si conciliano con la neutralizzazione.
Ad esempio tale inconciliabilità sussiste con l'articolo 2.5: gli stati hanno obbligo di assistenza, con gli articoli 41 e 42 che comprendono nel 41 misure non implicanti l’uso della forza ma capaci di condurlo in un conflitto, e nel 42 l’obbligo de contrahendo dei membri di assistere l’ONU nelle misure con la forza e ss., con l'articolo 103: gli obblighi della carta prevalgono sulle disposizioni dei trattati internazionali.
Per questi motivi ci si deve chiedere :
1. se i neutralizzati possono essere ammessi (perché l’art 4 parla di essere in grado di adempiere agli obblighi)
2. se possono essere ammessi, allora se possono essere dispensati dalle misure.
→ lo stato può essere ammesso ma deve accettare incondizionatamente gli obblighi della carta. Si ricava sia dall’art 4 che non menziona possibilità di riserva, sia dai lavori preparatori dove si disse chiaramente che non si sarebbero accettate riserve.
Uno stato ammesso ha stessi doveri e obblighi.
→ se la neutralità deriva da trattato internazionale prevale l’art 103. Se deriva dalla costituzione (Giappone) non può avvalersi comunque del diritto interno per sottrarsi agli obblighi internazionali. Quindi lo stato deve attenersi agli obblighi della Carta, non ne è dispensato.
→ Ma articolo 48: il Consiglio di Sicurezza decide se l’azione a tutela della pace è intrapresa da tutti gli organi o solo da alcuni = possibilità che siano dispensati a discrezione del Consiglio di sicurezza.
Casi concreti:
Austria: 1955 neutralità nella costituzione e notificata a tutti gli stati con cui ha relazioni internazionali. Neutralità non sancita in un trattato solenne, ma neutralità perpetua sancita nella Costituzione e notifica a livello internazionale. L'Austria ad ogni modo ha accettato senza riserve gli obblighi della carta ONU.
Turkmenistan: 1985 neutralità perpetua, status adottato unilateralmente.
Svizzera: neutralità da Vienna 1815, riaffermata con la pace di Parigi del 1915, riconosciuta in vari trattati internazionali. Nel, 1981 comunicò che ea favorevole all'ammissione all'ONU, ma problema della compatibilità. Nel 2000 referendum. Nel 2002 entra senza riserve. (nella Società delle Nazioni era esonerata dall’art 16: misure economiche e militari).
Giappone: neutralità nell’art 9 della costituzione. Ma nel trattato di pace 1951 disse che avrebbe assistito l’ONU in tutte le sue attività.

Tratto da LE NAZIONI UNITE di Alice Lavinia Oppizzi
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