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RIFLESSIONE METODOLOGICA DI WEBER


Seguendo alcuni aspetti essenziali della riflessione metodologica di Weber, possiamo valutare in che modo avvenga il passaggio dallo storicismo alla sociologia economica; e quindi:
1) la critica del modo di procedere dello storicismo: per Weber, lo storicismo, per compiere una descrizione empirica dettagliata delle diverse economie nazionali, ricorre a concetti metafisici ambigui, come quello di "spirito di popolo".
2) la ricerca di un'interpretazione teorica più precisa e rigorosa: che si ottiene con un confronto con le correnti filosofiche idealistiche che giustificavano metodologicamente lo storicismo.
In particolare, le posizioni storiciste erano difese dai filosofi idealisti, contemporanei di Weber, ed in particolare 2 sono gli aspetti su cui la critica della sociologia positivista aveva insistito maggiormente:
a) la libertà dell'uomo nel plasmare la storia: l'uomo come essere consapevole, forgia le istituzioni sociali e le modifica continuamente con l'evoluzione culturale, non è quindi possibile operare delle generalizzazioni, ne prevedere il corso dell'azione umana, perché questa non ha caratteri che caratterizzano i fenomeni naturali;
b) perciò, visto che non si può spiegare un determinato fenomeno sociale facendo riferimento a qualche legge generale, l'unica opportunità di conoscenza non si basa su spiegazioni causali, come quelle che la sociologia positivista pretende di fare, ma sulla capacità di comprensione di un determinato contesto storico visto nella sua particolarità. La conoscenza sociale può darsi cioè solo come conoscenza storica, e questa a sua volta si basa sulla capacità di rivivere con l'intuizione una determinata esperienza.

Tratto da SOCIOLOGIA ECONOMICA di Antonio Amato
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