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Rapporto tra mostra e spettatori: inclusione ed esclusione

Indipendentemente dai contenuti di una mostra, i curatore possono indurre gli spettatori a sentirsi in sintonia o esclusi (a seconda che capiscano o meno il codice in cui l'opera d'arte è codificata). F. Oppenheimer osservava i visitatori dell'Exploratorium di San Francisco (che dirigeva) alle prese con i suoi esperimenti e poi li modificava secondo le loro indicazioni. M. Spock prima di aprire una mostra (presso il Boston Children's Museum che dirigeva) chiedeva ai visitatori che cosa volessero sapere sull'argomento, per poi allestire facsimili sui quali il pubblico poteva scrivere dei commenti. C. Eams, nella mostra Mathematica, si ispira ai "gabinetti di curiosità" accumulando nella mostra molti oggetti, così che il visitatore, capendo che non può coglierli tutti assieme, sia libero di scegliere cosa guardare.


Tratto da LA CULTURA MUSEALE di Alessia Muliere
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