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Seconda fase del Risk Assessment: identificazione del rischio – raccolta delle informazioni

Il risk assesment di fa parlando con la gente o chiedendo con le persone. Quindi attraverso interviste, workshop e questionari si raccolgono una serie di informazioni per capire quali sono i rischi.
L’intervista viene utilizzata per il vertice dell’azienda, mentre i questionari per le parti più basse perché sono di più. Il workshop è un momento di lavoro di un gruppo di persone appartenenti a diversi livelli aziendali, che parlano, ragionano insieme, al fine di evitare i malintesi. Attraverso il workshop si riescono ad evidenziare i rischi legati alle interfacce delle funzioni, le inefficienze.

GLI STRUMENTI DI RACCOLTA DELLE INFORMAZIONI


INTERVISTE : per acquistare informazioni dal top management si devono fare interviste sintetiche, mirate, con massima cura del linguaggio verbale e non verbale. In un’intervista di fa parlare il soggetto che generalmente indicherà i rischi percepiti, che non è detto che siano rischi netti, perché magari non conosce alcuni controlli.
WORKSHOP : per acquisire informazioni dal management operativo. È importante calibrare il numero e la composizione, ed è molto utile per ottenere informazioni su rischi interfunzionali. Sono necessarie tecniche di facilitation.
QUESTIONARI : per acquisire informazioni dai responsabili operativi e dagli altri livelli. Va accuratamente costruito perché è diretto a un numero grosso di persone, permette un’analisi estesa e va elaborato correttamente e richiede tempo e collaborazione.

Tratto da TECNICA PROFESSIONALE - CORSO PROGREDITO di Valentina Minerva
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