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Staphylococcus: diagnosi di laboratorio


Microscopia
Cocchi gram-positivi che formano colonie quando coltivati in terreni solidi, ma nei campioni clinici appaiono come singole cellule o piccoli gruppi. Si osservano stafilococchi nel nasofaringe di pz con SSSS e nella vagina di pz con TSS, sebbene essi non possano essere differenziati da batteri che normalmente popolano questi distretti. L'isolamento del patogeno, associato alla presa in esame delle manifestazioni cliniche del pz, rappresenta la pratica più utile.

Test basati sugli acidi nucleici
Dato che gli stafilococchi crescono rapidamente in coltura, si utilizzano questi test principalmente per individuare gli stafilococchi oxacillino-resistenti.

Coltura
Si usano terreni solidi con sangue di pecora. Crescono bene in condizioni sia aerobie che anaerobie, formando colonie grandi e uniformi. Le colonie di S. aureus virano gradualmente verso il giallo e sono emolitiche (per la produzione di tossine, soprattutto la tossina alfa). Se nel campione vi sono batteri di altre specie, per isolare S. aureus è utile usare terreni selettivi, come l'agar sale-mannitolo, con elevate concentrazioni di sale (che inibisce la crescita degli altri batteri) e mannitolo (fermentato solo da S. aureus).

Identificazione
Per differenziare lo S. aureus si possono usare test molto semplici per positività a diversi elementi: coagulasi, proteina A, fermentazione del mannitolo e DNAsi. Molto utile è l'ibridazione fluorescente in situ (FISH): sonde artificiali fluorescenti si legano allo S. aureus e vengono individuate al microscopio a fluorescenza.

Tratto da MICROBIOLOGIA MEDICA di Salvatore Volpe
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