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TEORIA DEI BASIC NEEDS



La produttività può essere aumentata solo quando gli individui:
- sono sani, ben nutriti, vestiti, con livelli abitativi e formativi adeguati;
- hanno la possibilità di partecipare alla vita sociale e alle decisioni di interesse collettivo.
Superamento dei livelli di sussistenza;
Standard minimi di benessere.
Le cause di sottosviluppo vanno dunque ricercate infatti in quei fattori che impediscono agli individui di cogliere le opportunità di crescita offerte dal progresso tecnologico e dal commercio internazionale.
Di qui…
Il Comes si propone di costituire il tramite per l’accesso al mercato per i Paesi poveri.
2 fuochi di interesse:
- profilo esterno dell’accesso (ruolo tariffe e dazi sui prodotti agricoli e di piccolo artigianato);
- profilo interno dell’accesso (ruolo infrastrutture, canali, distributivi, sistema finanziario, livelli formativi).
TEORIA DEI BASIC NEEDS, cioè dei bisogni primari: mette in luce che lo sviluppo, l’aumento della produttività non può essere perseguita in quei Paesi dove gli individui non sono sani, ben nutriti, non possiedono livelli abitativi o di abbigliamento adeguati.
Altresì lo sviluppo non può essere perseguito laddove le persone non hanno la possibilità di partecipare alla vita sociale e di contribuire alle decisioni di interesse collettivo: esistono cioè dei livelli minimi di soddisfazione dei bisogni elementari essenziali allo sviluppo economico, suddividendo questi bisogni in due categorie:
1. bisogni legati alla sopravvivenza: alimentazione, abitazione, riparo…;
2. bisogni legati all’autoespressione: partecipazione a vita sociale e alle decisioni collettive.
Secondo questa teoria lo sviluppo sarebbe correlato al superamento dei livelli di sussistenza; tanto è vero che i Paesi Occidentali avrebbero ottenuto il benessere nel momento in cui il sistema sociale ha garantito l’accesso a beni di carattere superiore.
Questa teoria ci invita ad investire sulla realizzazione di standard minimi di benessere: sotto tali standard infatti non è possibile aumentare la produttività.
Questa teoria evidenzia un altro principio fondamentale per il Comes, cioè l’esigenza di garantire standard minimi di benessere, livelli minimi di soddisfazione dei bisogni soggettivi e fondamentali.
Queste tre teorie ci consentono di comprendere perché ed in quale modo il Comes possa essere efficace nel promuovere lo sviluppo: difatti al di là della diversa sensibilità, tutte e tre le teorie ci dicono che le cause del sottosviluppo vanno ricercate in quei fattori che impediscono alle persone di cogliere le opportunità di crescita legate al progresso tecnologico e/o al commercio internazionale.
Consapevole di questo, il Comes investe sull’accesso al mercato, garantendo l’accesso al mercato ai Paesi poveri, ai produttori poveri, assumendo due fuochi di interesse:
- si concentra sul profilo esterno dell’accesso, come le tariffe e i dazi doganali legati all’import-export, imposti dall’esterno ai produttori (sono tutti prerequisiti macrostrutturali);
- si concentra sul ruolo interno, cioè su tutte quelle influenze che limitano le opportunità di entrare sul mercato internazionale a livello di singolo produttore: sono condizioni tipiche dei Paesi in via di sviluppo, come l’assenza di infrastrutture, la mancanza di canali distributivi gestiti direttamente, le carenze nel sistema finanziario, i bassi livelli formativi.
Sono due fuochi di interesse perseguiti simultaneamente dal Comes.

Tratto da SOCIOLOGIA DEI PROCESSI ECONOMICI di Andrea Balla
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