Skip to content

Temi buddisti e mormoni intrecciati dai rifugiati cambogiani


Un tema buddista che i cambogiani intrecciavano con la teologia mormone era l’intenso desiderio di riunificare le loro famiglie e di ricongiungersi con i parenti dispersi dalla guerra o morti. I cambogiani vedevano nella struttura della chiesa e nelle relazioni con Dio una forza trascendente che collegava i mormoni ai non mormoni, i vivi ai morti
Molti convertiti trovavano un particolare conforto nella credenza mormone che la famiglia si riunisse nell’aldilà. Uno dei dogmi principali del mormonismo è che una buona condotta, che si concretizza nelle preghiere, nella purezza sessuale e nel matrimonio religioso, permetta ai convertiti e alle loro famiglie di accedere a una vita ultraterrena in paradiso, dove tutti i membri si ricongiungeranno. Ai convertiti cambogiani queste idee ricordavano la credenza buddista nel potere delle buone azioni (karma) e il suo collegamento con la reincarnazione.
Inoltre, il copione delle pratiche rituali mormoni toccava il profondo desiderio dei cambogiani di riunirsi ai membri della famiglia perduti in guerra. Nel rituale mormone del battesimo “per procura” i giovani convertiti possono diventare i sostituti viventi delle anime morte che, essendo state battezzate, possono ascendere al Cielo. Uno dei principali obiettivi di alcuni convertiti cambogiani era riuscire a battezzare tutti i parenti morti, in modo che l’intera famiglia potesse riunirsi in cielo in quanto famiglia di mormoni.

Tratto da DA RIFUGIATI A CITTADINI di Anna Bosetti
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.