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Teoria della trascendenza. Proclo e Damascio



E' strettamente legata a quella delle ipostasi e i riferisce al Principio Primo in maniera assoluta ed esclusiva, mentre ai vari Principi in maniera relativa (l’anima trascende la materia ma non l’intelletto). Dato che l’Uno è assolutamente impartecipabile egli esplica la sua funzione unificatrice nelle Enadi (espressione appunto della sua funzione unitaria). Ma le Enadi non sono ancora ipostasi perchè non sono ancora l’essere in se sussistente, ma hanno semplicemente la funzione di legare l’Uno all’Essere che coincide con l’Intelletto. Dalle Enadi in poi tutti i Principi sono insieme impartecipabili e partecipati (ossia trascendenti in senso relativo). Per esprimere il concetto di trascendenza Plotino adopera spesso il termine separato. Ma tale dottrina in Proclo e Damascio si rivela molto più articolata. Proclo sviluppa infatti il concetto di manenza per sottolineare il fatto che qualsiasi processione dialettica non elimina affatto il permanere del principio stesso nel suo stato iniziale. Inoltre utilizza un termine per definire l’Uno ossia “prima della causa”. Damascio definisce definitivamente il fatto che la trascendenza dell’Uno è assolutamente diversa da quella che riguarda tutti gli altri Principi posteriori.

Tratto da IL NEOPLATONISMO di Carlo Cilia
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