Tra gerarchia e mercato: i prezzi interni di trasferimento

Il problema dell’allocazione delle risorse non si presenta solo nei rapporti tra direzione centrale e direzione di divisione, ma anche tra le divisioni.
La direzione centrale deve:
* considerare la natura, il contenuto e l’intensità delle interdipendenze tra le divisioni
* definire le metodologie e i processi di governo dei flussi di transazioni interdivisionali, che prendono il nome di prezzi interni di trasferimento
I prezzi interni di trasferimento sono i prezzi ai quali avvengono gli scambi tra le divisioni. Tali prezzi possono:
* basarsi sul costo di produzione del bene oggetto dello scambio
* fare riferimento al suo prezzo di mercato
* assumere valori misti
In presenza di interdipendenza sequenziale tra le divisioni e quindi di strutture decisionali tendenzialmente accentrate, è conveniente che i prezzi di trasferimento siano definiti centralmente.
Le soluzioni intermedie tra decentramento e accentramento
Il livello di autonomia delle divisioni rende più o meno ampio il portafoglio di attività della direzione centrale. Alla direzione centrale spetta l’erogazione e il coordinamento di servizi comuni di supporto alle singole divisioni.
A livello di direzione centrale vanno aggregate le attività comuni a più divisioni che permettono di sfruttare i vantaggi di scala e di specializzazione e nello stesso tempo non sono critiche per il funzionamento delle singole divisioni.
Un’impresa con una struttura divisionale per prodotto e che opera su mercati di sbocco con differenze molto marcate, può introdurre dei responsabili di area geografica che coordinano le attività di commercializzazione dei differenti prodotti, tenendo conto delle specificità locali.
Vantaggi e causa di crisi della forma divisionale
I vantaggi e gli svantaggi della forma divisionale configurano a grandi linee una situazione opposta a quella della forma gerarchico-funzionale.