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Vecchi e nuovi modelli di consumo dell'eroina


L'eroina consente una doppia remunerazione:
1.    Sensazione di piacere immediata;
2.    Sensazione di pace e serenità interiore. Questo secondo aspetto è quello che più concerne le finalità di autocura.
Si presuppone che i giovani ed i giovanissimi  che oggi vengono “selezionati” direttamente dall'eroina, siano portatori di particolari difficoltà psichiche o di appartenenza a contesti sociali e familiari molto degradati che interferiscono con i compiti e le capacità evolutive proprie dell'età e che facciano ricorso alle sostanze psicoattive anche in risposta a tali problematiche.
L'eroina come sostanza privilegiata, sembra legarsi con facilità non solo al mondo degli adolescenti e dei giovani adulti segnati da marcate difficoltà, ma in particolare a tutto il mondo delle marginalità e dell'emarginazione nel suo complesso.
Due dati su tutti ne segnalano l'aumento tra due popolazioni specifiche: i malati psichiatrici e gli immigrati. Per i primi l'eroina è meglio di alcuni farmaci e, inoltre, non c'è da trascurare l'elemento identitario: essere “tossico” è più gradito che essere “psichiatrico”.
C'è oggi un'altra via d'accesso al consumo di eroina, che è più lunga e tortuosa e riguarda il sensation seeker, coloro che cercano emozioni, sensazioni, ecc.


Tratto da IL CONSUMO DI SOSTANZE PSICOATTIVE OGGI di Angela Tiano
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