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Vibrio: fisiologia e struttura


Sono in grado di crescere in terreni semplici, entro un ampio intervallo di temperatura.
Tutte le specie di Vibrio necessitano di sale, anche se V. cholerae può farne a meno. I vibrioni tollerano un ampio range di pH (6,5 a 9,0) ma sono sensibili agli acidi gastrici: i paziente con ipocloridria sono quindi più sensibili. I flagelli polari sono importanti fattori di motilità e sono presenti varie tipologia di pili: V. cholerae possiede, ad esempio, il pilo co-regolato con la tossina. Tutti i ceppi presentano LPS e la diversità dell'antigene O è alla base della distinzione in sierotipi: 140 sierogruppi O di V. cholerae (O1-O140), 7 sierogruppi O di V. vulnificus e 13 sierogruppi O di V. parahaemolyticus. V. cholerae O1 e O139 producono la tossina colerica e sono responsabili delle epidemie di colera. Gli altri ceppi sono incapaci di produrla.
Il sierogruppo O1 si suddivide in altri sierotipi e biotipi. Tre i principali sierotipi: Inaba, Ogawa e Hikojima. I sierotipi sono in grado di variare tra Inaba e Ogawa, mentre Hikojima è uno stato di transizione in cui gli antigeni caratteristici degli altri due ceppi vengono coespressi. Due i principali biotipi: classico ed El Tor, distinti in base a differenza fenotipiche e morfologiche.
V. vulnificus e sierogruppi non O1 di V. cholerae producono capsule di polisaccaridi acidi, importanti fattori di virulenza. V. cholerae O1 è invece privo di capsula e ciò spiega perchè l'infezione non si diffonde oltre l'apparato gastrointestinale.
V. cholerae e V. parahaemolyticus possiedono due cromosomi circolari e plasmidi che codificano resistenze.

Tratto da MICROBIOLOGIA MEDICA di Salvatore Volpe
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