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Il parlamento elettronico: l'incidenza delle ICTs sulle funzioni parlamentari

La funzione di controllo e la funzione pedagogica- informativa in Parlamento alla prova delle tecnologie

Il parlamento italiano ha fatto molti passi avanti sulla strada dell’utilizzo delle nuove tecnologie, colmando, a partire dalla seconda metà degli anni ‘90, il deficit di comunicazione che, fino ad allora, la propaganda politica e la scarsa apertura avevano ingrossato. L’incipit di questo processo è sicuramente individuabile in un periodo storico particolare compreso tra la fine dello scandalo Tangentopoli e la nascita della Seconda Repubblica: la fine dei partiti storici e la conseguente perdita di fiducia in una classe politica delegittimata dagli scandali creano un’esigenza di cambiamento che si consolida nel corso della XIII legislatura con la ristrutturazione dell’organizzazione parlamentare e con il potenziamento dei processi di comunicazione e informazione verso l’esterno.

L’introduzione delle ICTs, strettamente correlata alle scelte dei governi che si sono susseguiti, è avvenuta in mancanza di un progetto di medio - lungo periodo, capace di definire metodologie specifiche che puntassero all’obiettivo finale del parlamento elettronico e che gettassero fin da subito le basi del cambiamento: la diffusione dei nuovi canali di comunicazione è dipesa, infatti, da decisioni, opportunità e visioni politiche che si sono alternate nel corso degli ultimi anni. Il loro utilizzo nei processi decisionali, oltre a ridefinire la struttura istituzionale, innovandola tecnologicamente, ha comunque individuato nuovi obiettivi verso cui l’azione parlamentare deve tendere: trasparenza, qualità, efficienza e flessibilità.
Con l’e-parliament la principale attenzione è focalizzata sugli aspetti organizzativi del parlamento, prevedendo un’interazione tra stakeholders e processi – interni ed esterni – attraverso l’utilizzo delle ICTs34 e comprendendo sia il suo impatto sulla governance e sia l’influenza esercitata dal continuo sviluppo della società dell’informazione su quest’ultima. L’applicazione delle nuove tecnologie, però, ha anche delle ripercussioni sull’esercizio delle funzioni del parlamento, incidendo profondamente sia sulle modalità con cui queste vengono svolte e sia sulla loro qualità, gettando le basi di una politica più trasparente, accessibile e responsabile.

Nel nuovo contesto tecnologico le incidenze più rilevanti si sono avute sulle funzioni non legislative, ossia su quelle attività che contraddistinguono il parlamento sia nei suoi rapporti con gli altri Paesi e sia nei suoi rapporti con gli altri organi dello Stato. Si tratta di uno scenario che, per grandi versi, rimanda non solo al tradizionale binomio governo – parlamento, ma anche al complesso sistema di governance multilivello: la loro vitalità contribuisce a restituire centralità al parlamento, favorendo uno scambio d’informazioni proficuo tra la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica all’interno di un sistema di governance complesso.
Dall’osservazione delle attività messe in atto dal parlamento, a partire dalla prima riforma della legge elettorale (1993), è possibile notare come tra le funzioni non legislative la prima ad essere rinvigorita sia stata quella di controllo sull’operato del governo, al fine di recuperare indirettamente un ruolo centrale sulla scena legislativa, considerando la funzione legislativa di per se stessa caratterizzante il ruolo del parlamento.
Il dibattito svoltosi intorno alla funzione di controllo, idoneo a trasformare profondamente il suo carattere, seppure non sviluppato all’interno di un quadro di riferimento organico, ha sempre avuto come denominatore comune l’applicazione delle ICTs, al fine di incrementare l’immediatezza, la trasparenza e la qualità dei controlli.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Il parlamento elettronico: l'incidenza delle ICTs sulle funzioni parlamentari

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Informazioni tesi

  Autore: Rosa Tagliamonte
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Napoli - Federico II
  Facoltà: Sociologia
  Corso: Sociologia
  Relatore: Rosanna De Rosa
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 88

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