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Comorbilità psichiatria, disturbi di personalità e ruolo dell'educatore professionale

L'educatore professionale in comunità e le sue competenze

Le comunità che hanno come utenza pazienti in comorbilità psichiatrica non sono molte e una delle figure che entra in contatto con questi pazienti è l'educatore professionale. Questa figura viene riconosciuta dal punto di vista giuridico nel 1998 con il Decreto 520 del Ministero della Sanità, il quale afferma “l'educatore professionale è l'operatore sociale e sanitario che, in possesso del diploma universitario abilitante, attua specifici progetti educativi e riabilitativi, nell'ambito di un progetto terapeutico elaborato da un'équipe multidisciplinare, volti a uno sviluppo equilibrato della personalità con obiettivi educativo/relazionali in un contesto di partecipazione e recupero alla vita quotidiana; cura il positivo inserimento o reinserimento psico-sociale dei soggetti in difficoltà”.

Nell'ambito della doppia diagnosi, molti sono i ruoli e le funzioni ricoperti dall'educatore professionale e, tra questi, quello fondamentale risulta essere il saper programmare, gestire e verificare gli interventi educativi. L'educatore professionale non è semplicemente colui che esegue i progetti altrui, ma è “una professione con un ambito di operatività, autonomia e responsabilità ed è un operatore in possesso di competenze specifiche”. In questo contesto lo scopo ultimo è quello di riportare al giusto funzionamento aree fondamentali dell'individuo: sociale, sanitaria, lavorativa e giudiziaria.

Partendo dal riconoscimento dei suoi bisogni e dall'identificazione dei suoi limiti e delle sue risorse, l'e.p. deve stabilire gli obiettivi e le modalità, gli interventi, le attività per raggiungerli.

L'educatore professionale, per poter lavorare ed agire in una comunità che accoglie soggetti con comorbilità psichiatrica, deve possedere diverse competenze, che rappresentano “il potenziale d'azione che l'educatore professionale può mettere in campo per affrontare un certo compito, una certa situazione o un certo contesto e comprende sia le conoscenze che le abilità, le doti intellettuali, quelle manuali e le abilità sociali, così come l'attitudine e la motivazione”.

La competenza nonché lo strumento principale utilizzato dall'educatore professionale è la relazione educativa, di cui la caratteristica fondamentale è l'intenzionalità, in quanto lo stile relazionale segue determinati percorsi, risponde a obiettivi educativi e non può essere lasciato al caso o alla spontaneità. La relazione è, infatti, il modo in cui le intenzioni educative possono divenire lavoro e risultati educativi e, se non vi è relazione interpersonale, non si può attuare l'intenzione educativa e, di conseguenza, attuare cambiamenti. [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

Comorbilità psichiatria, disturbi di personalità e ruolo dell'educatore professionale

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Informazioni tesi

  Autore: Lucrezia Panetta
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2011-12
  Università: Università degli Studi di Pavia
  Facoltà: Medicina e Chirurgia
  Corso: Educatore professionale
  Relatore: Fulvio Pedrazzini
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 87

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