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La sottotitolazione in inglese per non udenti

Emotive Captioning and access to Television

Ricercatori dell'Università di Cambridge, in collaborazione con Red, Green and Blue Co. - una società multimediale - hanno prodotto un DVD-ROM dal titolo Mind Reading: the Interactive Guide to Emotions, la prima enciclopedia delle emozioni al mondo. (S Baron-Cohen, J Hill, O Golan, S Wheelwright, 2006). Questa ricerca ha definito 412 emozioni, che possono essere suddivise in 24 gruppi. Il lavoro qui riportato ha utilizzato tali gruppi per l'attuazione del sistema di sottotitolazione emotiva.

Nello scritto Emotive Captioning and access to Television, (Fels et al., 2005) si è studiato l'uso di didascalie grafiche per visualizzare le emozioni in contrasto con il lavoro qui riportato che ha usato i colori, i font e le dimensioni del testo. I risultati del sistema sono stati accolti con una reazione mista da parte dei tester sordi e con problemi di udito. Inizialmente, nessuno dei due gruppi avevano avuto una reazione positiva all'uso dei colori, ma dopo un'ulteriore visione molti dei soggetti con problemi di udito, nel complesso, hanno pensato che il colore desse più valore al filmato. Gli utenti sordi però, non hanno apprezzato questa alternativa; anche se, come avevano dichiarato in precedenza, le didascalie convenzionali omettono informazioni emotive, non hanno trovato l'impiego del colore accettabile a meno che non fosse parte del testo stesso.

Il processo
Il modello di sottotitoli che è stato sviluppato per le didascalie emotive coinvolge due aspetti importanti:
1) utilizzo della grafica per rappresentare emozioni ed effetti sonori;
2) collaborare con il team di produzione per progettare e implementare le didascalie grafiche.

Questi sono stati applicati a segmenti di un minuto e mezzo di due diversi sketch televisivi, chiamati Burnt Toast: Forever and Ever e Traffic Jammed. Ogni segmento mostra due aspetti comici delle relazioni. Ad esempio, Traffic Jamed mostra una relazione fittizia immaginata da due individui bloccati nel traffico. Una delle difficoltà con l'utilizzo dei grafici per trasmettere informazioni riguardo l'audio è decidere quali informazioni trasmettere, come meglio convogliarle e selezionare la grafica più appropriata. Il processo di creazione delle didascalie diventa così un esercizio di interpretazione piuttosto che la traduzione parola per parola.

Si è deciso di semplificare il vocabolario delle emozioni ed il processo di identificazione delle stesse. Lo studio effettuato sulle emozioni e sulla ricerca di un gruppo condiviso dalla maggioranza è stato considerevole, ed Acton (1998) ne fornisce un'eccellente recensione. Si è deciso di iniziare con sei emozioni che sembrano essere le più comuni nei risultati della ricerca: paura, rabbia, tristezza, felicità, disgusto e sorpresa. Su richiesta del direttore creativo, due ulteriori categorie, seducente ed innamorato, sono stati aggiunte. Ognuna di queste emozioni può essere classificata in base ad un livello d'intensità da uno a cinque.

Uno strumento, il Caption Markup (disponibile per il download all'indirizzo www.ryerson.ca/clt), è stato ideato per permettere al team creativo di contrassegnare gli script con le diverse emozioni e le loro intensità. La sua funzione principale è quella di visualizzare un file di testo (.txt, rtf) che possa poi essere "etichettato" dagli utenti. Ogni membro del team creativo (direttore, librettista e sceneggiatore) ha segnato lo script con la propria interpretazione riguardo alle caratteristiche emotive dello spettacolo. Una volta segnati gli script, il file è stato importato nel motore di rendering sviluppato per questo progetto.

La principale funzione del motore di rendering è quella di creare automaticamente didascalie grafiche a comparsa utilizzando file di immagini pre-impostati che sono associati ad ogni variazione delle diverse emozioni. Le didascalie possono essere modificate utilizzando semplicemente l'immagine ed il testo (ad esempio, lo stile del carattere, la dimensione, ed il colore) attraverso strumenti inclusi nel motore di rendering. Una volta prodotte le didascalie per ogni segmento, un pubblico di non udenti e con problemi di udito ha valutato le scenette a paragone con la versione con i sottotitoli convenzionali.

Questo brano è tratto dalla tesi:

La sottotitolazione in inglese per non udenti

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Informazioni tesi

  Autore: Susanna Cohen
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2013-14
  Università: Università degli Studi Roma Tre
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Scienze della comunicazione
  Relatore: Enrico Grazzi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 116

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