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Definizione di Coase (1a parte)

Nell’Ottobre del 1960, sul Journal of Law and Economics venne pubblicato un articolo dell’ economista inglese Ronald Coase, intitolato “The Problem of Social Cost”. Esso veniva introdotto da un esempio tratto da un caso realmente accaduto 81 anni prima sul suolo britannico , avente ad oggetto una controversia fra un pasticciere ed un medico. Questa verteva sulle emissioni rumorose del laboratorio di pasticceria le quali impedivano al medico di auscultare i propri pazienti con lo stetoscopio. Il tribunale riconobbe al medico il diritto a non essere disturbato e ingiunse al laboratorio di pasticceria di sostituire i propri macchinari con altri meno rumorosi ma anche meno produttivi. Il tribunale, non considerando il fatto che il medico avrebbe potuto spostare il proprio studio in un’altra ala della sua proprietà per non subire fastidi, non aveva fatto altro che adottare la soluzione tradizionale in materia, che era quella di eliminare l’effetto esterno ed inibire l’attività del danneggiante .
Coase però utilizzò questo precedente per mostrare come in realtà la questione non fosse rimuovere il danno che una parte avesse inflitto all’altra, ma che un danno per qualcuno ci sarebbe stato comunque, e quindi il problema diventava di evitare il più grave fra i due. Da questa premessa egli prese le mosse per formulare il teorema che porta il suo nome. La sua conclusione fu che, stante la possibilità di contrattare “senza alcun costo”, le parti potevano trovare la soluzione migliore per entrambi, indipendentemente da quella imposta dalla sentenza. Applicando la figura dell’individuo razionale tipico dei modelli microeconomici al medico ed al pasticciere, e calandola in un contesto privo di ostacoli per la contrattazione, Coase osservò che qualora il pasticciere avesse pagato al medico una somma di denaro in grado di compensarlo della perdita di reddito subita per la cessazione dell’attività medica o per il trasferimento della stessa in altra sede, questi avrebbe potuto permettere il funzionamento del macchinario. Viceversa, in caso di sentenza favorevole al pasticciere, che lasciasse cioè il danno “dove cade”, e nell’eventualità in cui l’attività del pasticciere avesse intaccato il reddito del medico più di quanto avesse aumentato il suo , il secondo avrebbe potuto pagare qualcosa al primo per indurlo ad interrompere l’uso del macchinario e poter così continuare ad esercitare la propria attività.

di Alfredo Di Lorenzo