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Definizione di Pari opportunità

La locuzione Pari Opportunità riguarda originariamente il problema della parità politica e sociale tra uomo e donna. Il termine, dunque, nasce per designare il tentativo di difesa della donna rispetto alla diffusa discriminazione maschile in ambito professionale, ma si è poi esteso nel senso comune fino a coprire un'area di senso assai vasta.

Oggi, parlando di Pari Opportunità è lecito riferirsi anche a quegli strumenti di legge e a quelle azioni positive atte a evitare qualsiasi forma di discriminazione sostanziale nei confronti di un soggetto o di una pluralità di soggetti. Gli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione delle pari opportunità possono essere di vario tipo e non sempre la legge riesce ad identificarli in modo puntuale.

Tuttavia, la legislazione oggi vigente vieta espressamente qualsiasi discriminazione anche indiretta fondata sul sesso, la lingua o la religione che riguardi l'accesso al lavoro, l'attribuzione delle qualifiche, delle mansioni, la progressione nella carriera e la retribuzione. Anche la nostra Costituzione, per il discorso relativo all'uguaglianza fra uomo e donna, sancisce all'art. 51 il principio della parità tra cittadini di sesso diverso. L'articolo in questione, fra l'altro, è stato di recente modificato, al fine di dare la possibilità di mettere in atto quelle politiche e quelle azioni positive sopra richiamate (introdotte a loro volta nella legislazione italiana dalla legge 10 Aprile 1991, n. 125) rivolte specificamente a promuoverne l'attuazione delle Pari Opportunità (o rimuovere gli ostacoli che si frappongono ad esse).

Oggi le politiche legate a questo importante concetto sono gestite e monitorate sul piano istituzionale dalla Commissione per le Pari Opportunità, un organo di natura politico-promozionale istituito a favore delle donne e con potere di intervento sull'organizzazione del territorio e sugli Enti Locali.