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Definizione di Equilibrio di potenza

Meccanismo di interazione degli stati nell'arena internazionale caratterizzato da molteplici definizioni che autorevoli studiosi del fenomeno hanno cercato di dare nel corso del tempo.
Per Morgenthau, che ha tentato di darne per primo una definizione, il concetto di equilibrio di potenza si riferisce sia ad una generica situazione di equilibrio che ad una situazione in cui hanno luogo lotte per il potere. In particolare, lo studioso giunge a quattro differenti definizioni: equilibrio inteso come politica indirizzata al mantenimento dello status quo; un effettivo stato di cose; una distribuzione di potere a livello internazionale approssimativamente equa e una qualsiasi distribuzione di potere, anche sbilanciato.
Waltz, principale esponente del realismo strutturale, lo considera invece come uno degli esiti più duraturi dell'interazione tra gli stati in anarchia, e dunque l'esito più probabile nel lungo periodo. Waltz giunge addirittura a concettualizzare l'equilibrio di potenza non solo come un esito, ma addirittura come la teoria strutturale più pura delle relazioni internazionali che spiega gli esiti prodotti dall'interazione di Stati che perseguono il metodo della Realpolitik, o politica di potenza. Per Waltz, le due condizioni richieste affinchè si produca un equilibrio di potenza sono: che il sistema internazionale sia anarchico e che gli stati abbiano come intersse di base la propria sopravvivenza, perchè solo ciò induce gli stati, in anarchia, a tentare di bilanciare la potenza altrui.
Nonostante la molteplicità di significati, tuttavia, da un punto di vista prescrittivo l'equilibrio di potenza resta l'unico strumento efficace di cui dispongono le nazioni minacciate nella sopravvivenza da uno sproporzionato aumento della potenza altrui, attraverso la creazione di alleanze volte a conseguire un bilanciamento.