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Definizione di Azioni posite (affermative actions)

Il concetto di affermative actions (in it. azioni positive) è stato formulato negli Stati Uniti durante la seconda metà del XX secolo all'interno della lotta dei movimenti per i diritti civili.

Oggi, le azioni positive, insieme alle disposizioni normative, sono uno strumento coercitivo utilizzato per promuovere le pari opportunità in riferimento al genere ed altre forme di discriminazione.

Specie nel primo caso, l’espressione “azione positiva per le donne” può assumere due diversi significati: “discriminazione alla rovescia” o “programma di azione”.

Nel primo senso, la parola “azione” è intesa come «atto (singolo) rivolto ad un determinato fine che consiste nel fare qualcosa di reale ed effettivo (positivo) per le donne, quindi nell’attribuzione di un vantaggio alle donne»4. Questa azione implica, al fine di raggiungere una pari distribuzione del bene in contesa, la sua diretta attribuzione alle donne sul presupposto che tale risultato non sarebbe altrimenti raggiungibile. Si tratterebbe di una politica di “visibilità per gli invisibili”, il suo scopo è “far vedere” persone che, in quanto appartenenti a minoranze, hanno subito una degradazione.

Il secondo modo di intendere le azioni positive per le donne prevede dei programmi rivolti «ad un facere consistente nella rimozione di quegli ostacoli di fatto esistenti nella realtà sociale ed economica che, impedendo alle donne di avere pari possibilità nel mercato del lavoro (ma anche nella politica) le pongono in una condizione di svantaggio e disparità»7. Il presupposto di questi programmi sta nell’esistenza di tutti quei fattori sociali, economici, culturali, che si configurano come degli ostacoli alla realizzazione professionale della donna. Lo scopo del programma è sì quello di favorire le donne, ma non attribuendo loro direttamente il risultato come nel caso precedente. Si vuole assicurare una parità di opportunità o di possibilità e la libertà nelle scelte e negli obiettivi lavorativi, fino a modificare l’intero modello socio-economico che impedisce la libera ed eguale partecipazione al lavoro delle donne.


La voce di glossario è stata tratta dalla tesi di Romina Gallo, Donne e rappresentanza politica