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Definizione di Costruzionismo

Nel libro La realtà come costruzione sociale, i sociologi Berger e Luckmann intendono con il termine di costruzione sociale quel processo attraverso il quale le persone creano continuamente per mezzo delle loro azioni e delle loro interazioni una realtà comune e condivisa, esperita come oggettiva, fattuale e densa di significato soggettivamente.

Come Garfinkel, anche Berger e Luckmann ritengono che l'interazione sia il luogo centrale dell'azione e dell'interpretazione del mondo circostante. Attraverso l'interazione, infatti, gli individui possono trasformare i loro significati soggettivi in fattualità oggettive, dando significato alla realtà e quindi costruendola.
A differenza dell'etnometodologia, però, il costruzionismo sociale di Berger e Luckmann cerca di includere sia la realtà oggettiva sia quella soggettiva, unendo nella teoria e nella ricerca i piani micro e macro dell'analisi sociologica.

I concetti chiave della teoria costruzionista sono le tre fasi del processo dialettico che, attraverso l'interazione, permette ai significati soggettivi di trasformarsi in dati di fatto oggettivi e condivisi (fattualità) e di costruire così socialmente la realtà come naturale:

- esteriorizzazione: momento in cui gli attori sociali attraverso le loro attività creano le dimensioni sociali (come ad esempio la nascita di un'amicizia, di un rapporto di lavoro, etc.)

- oggettivazione: fase nella quale gli individui, attraverso il linguaggio, oggettivano la realtà come ordinata e preordinata, capace di imporsi sugli elementi indipendenti dell'individuo. (nel caso di una nuova amicizia, ad esempio, le due persone si riferiscono a loro stessi con la parola noi).

- interiorizzazione: fase in cui, attraverso la socializzazione, viene legittimato l'ordine istituzionale. E' la fase, dunque, nella quale gli individui fanno propria la realtà precedentemente oggettivata.