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Definizione di Popular music

Con "popular music" si intende – nelle culture occidentali e occidentalizzate – l’insieme delle musiche non catalogabili come colte, jazz o tradizionali e che sono inserite nel circuito della comunicazione massmediale (disco, radio, tv, internet). Potremmo chiamarle anche «musiche massmediatiche», «popolare contemporanea» (cit. di Franco Fabbri) o «popolare urbana» (cit. di Giordano Montecchi).
La definizione è "bifronte", cerca di rendere conto di parametri diversi: di ordine strettamente musicale (popular music come ‘galassia’ di generi e stili, individuata in maniera residuale e comprendente: canzone, pop-rock, metal, reggae, disco, techno, liscio, country, jingle, muzak, colonne sonore, ecc.) e sociologico (una possibile modalità di fruizione con le relative implicazioni funzionali). La popular music è una costruzione sociale, pertanto storicamente determinata, espressione di una popular culture che ha subito una sua evoluzione dalla fine del Settecento ad oggi: dalle rivoluzioni borghesi alla cultura di massa, a quella pop, all’iper-frammentazione contemporanea. Si capirà quindi come nulla vieti che musiche originariamente colte, jazz o tradizionali vengano oggi percepite come popular se «riciclate nel sistema dei media» (cit. dal sito IASPM Italia). La parola popular non va letta allora semplicisticamente come ‘diffuso, di massa, di successo’, ma rinvia più correttamente ad una «popolarità strutturale, tecnica, potenziale, che è tipica del nostro tempo [...]; possibilità che si è aperta a tutte le musiche [...] di entrare in contatto con una quantità enorme di persone» (cit. di Umberto Fiori). Popular music, insomma, come insieme dai confini fluidi, in continua mutazione.

di Gabriele Marino