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Definizione di Tableau de bord

Le prime versioni teoriche del tableau risalgono agli inizi del XX secolo, arrivando però a trovare un’ampia diffusione nella realtà francese solo a metà del 1900.
Il tableau de bord è un insieme di misure ad hoc collegate tra loro attraverso una serie di relazioni causa-effetto. Ogni misura esprime un certo stadio del processo, in modo che gli indicatori, possono fornire un quadro complessivo del funzionamento sistemico generale. Esso nasce per fornire, ai diversi livelli organizzativi, informazioni di supporto al raggiungimento degli obiettivi aziendali. In particolare, esso ha la funzione di supportare i responsabili di area d’affari nella gestione dei business, di creare una base informativa comune sulla quale impostare un dialogo tra manager ai diversi livelli, di responsabilizzare i manager di livello inferiore sul raggiungimento di determinati obiettivi e di definire le basi su cui costruire il sistema di reporting. Il livello di informazioni, in questo modello, differisce a seconda della posizione occupata nella scala gerarchica: ai livelli più alti il controllo è realizzato con misure più sintetiche e sulla base di indicatori economico-finanziari complessivi. Ai livelli inferiori, al contrario, le misure economico-finanziarie perdono di significato ed occorre supportare l’agire delle persone con misure di carattere non finanziario ( di processo, di mercato, e così via). Quanto più si scende nella gerarchia organizzativa, tanto maggiore è il livello di dettaglio delle misure di controllo utilizzate.
Dopo aver fissato gli obiettivi da raggiungere, si passa ad una loro scomposizione in sub-obiettivi sempre più analitici per poi passare ad analizzare le determinanti di ognuno di essi, ponendo così in evidenza, le relazioni causa effetto dei processi decisionali interessanti le singole aree dell’azienda, con sguardo critico a non trascurare i legami fra loro esistenti.
Gli studiosi del Tableau de bord consigliano di creare tanti sub-Tableau quanti sub-obiettivi si sono definiti, in maniera tale da poter monitorare in modo sicuramente migliore ogni singola variabile ritenuta rilevante.
Un simile modo di procedere si dimostra, però, altamente efficace laddove il management si appropri di uno stile direzionale partecipativo, dove, anziché definire dall’alto i sotto obiettivi, diventa quindi fondamentale delinearli tramite la partecipazione di coloro che occupano i livelli più bassi dell’azienda.
Una volta fissati i sub-obbiettivi, essi dovranno essere aggregati in considerazione di una logica organizzativa per fornire al vertice degli elementi sintetici da analizzare. È importante sottolineare che l’opera di delineazione degli obiettivi, sia generali che intermedi, affinché si riveli utile, richiede la preliminare conoscenza delle strategie, ma ancora prima della vision e della mission che devono a loro volta essere coerenti con la strategia aziendale.

di Natalia Aversano