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Definizione di Bulimia nervosa

Disturbo dell’alimentazione la cui caratteristica principale è rappresentata dalla presenza di ricorrenti abbuffate, a cui seguono inappropriati comportamenti compensatori per prevenire l’aumento ponderale (es. vomito auto-indotto, abuso di lassativi, di diuretici, di enteroclismi, di farmaci, pratica del digiuno, esercizio fisico eccessivo).
Con il termine abbuffata si intende una condizione definita da due precise caratteristiche:
1) l’ingestione in un periodo di tempo definito (ad es. un periodo di due ore) di una quantità di cibo significativamente maggiore di quello che la maggior parte delle persone assumerebbe nello stesso tempo ed in circostanze simili;
2) la sensazione di perdere il controllo durante l’episodio, come ad es. la sensazione di non riuscire a controllare cosa o quanto si sta mangiando.
Per giustificare la diagnosi di BN il DSM IV TR (2000) prevede, inoltre, che ci debbano essere un minimo di due episodi di abbuffate e di comportamenti compensatori inappropriati alla settimana, per almeno tre mesi, e, poi, che l’autostima e la valutazione di sé debbano essere indebitamente influenzate dalla forma e dal peso corporei.

di Nazaria Palmerone