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Discorso di Mitterrand al Parlamento europeo

24 maggio 1984

Il Presidente francese Mitterrand pronuncia davanti al Parlamento europeo un discorso particolarmente significativo. Dopo essersi enfaticamente definito «l'Europeo di Francia il cui impegno personale ha accompagnato tutte le tappe della nascita dell'Europa», dichiara, fra l'altro, che «ora l'alternativa è: o lasciare ad altri – sul nostro continente o fuori di esso – la cura di decidere sulla nostra sorte, oppure mettere insieme i talenti e le capacità, le facoltà creative, le risorse materiali, spirituali, culturali che nel loro complesso hanno fatto l'Europa una civiltà». Egli sottolinea che nella scelta occorre tener conto del fatto che nessuno Stato europeo può «da solo avere il peso conveniente sul presente e sul futuro dell'umanità. Insieme, invece, lo possiamo». Tali affermazioni, fatte da un Presidente della Repubblica francese, che ha sempre esaltato la grandezza e l'indipendenza del suo popolo, hanno, ovviamente, una rilevanza notevole.
Mitterrand scende anche nel concreto affermando l'esigenza di limitare la regola dell'unanimità. Proprio il governo francese, che è stato all'origine del cosiddetto "compromesso di Lussemburgo", si dichiara pronto a limitarlo ad ipotesi tassative. Egli, inoltre, afferma la necessità di ridare alla Commissione la sua autorità e al Consiglio dei ministri i mezzi per attuare le politiche di cui il Consiglio europeo doveva decidere solo le grandi linee.
Il Presidente francese affronta anche la questione dei poteri del Parlamento europeo, ma, in realtà, limitandosi a proporre una riforma della procedura di concertazione. Tuttavia, egli si esprime sorprendentemente a favore dell'iniziativa del Parlamento europeo, dichiarando il suo appoggio. Tale inaspettata presa di posizione, che è basata su un'intesa con la Repubblica federale tedesca e sull'appoggio del governo italiano e che sconcerta Paesi meno europeisti come il Regno Unito, la Danimarca e la Grecia, deriva probabilmente da ragioni di ordine interno e dal desiderio di riconquistare per sé e per la Francia un maggior prestigio a livello internazionale.

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