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La Valutazione d’Impatto Ambientale

3 luglio 1988

Entra in vigore la Direttiva comunitaria della Valutazione d'Impatto Ambientale (VIA), dettata dalla direttiva 85/337/CEE, la quale stabilisce che devono essere sottoposti a Valutazione d'Impatto tutti i "progetti" che possono avere ripercussioni di rilevo sull'ambiente, siano essi privati o pubblici.
Si tratta di uno strumento conoscitivo che, tramite l'impiego di modelli di analisi e di elaborazione dati, permette di conoscere quali potrebbero essere gli effetti, diretti e indiretti, che un progetto produce su tutto ciò che lo circonda.
La VIA assume i caratteri di uno strumento di prevenzione a tutela dell'ambiente, che si inserisce nei processi decisionali (di autorizzazione, di decisione politica e di finanziamento) dei progetti proposti sia dagli enti e dalle amministrazioni pubbliche, che dai privati.
La VIA è uno strumento di carattere procedurale, che consiste in uno studio con la finalità di raccogliere le informazioni sull'impatto ambientale, in modo tale da garantire la completezza dell'istruttoria per la decisione del progetto (si risolve, cioè, in uno strumento conoscitivo); ed in una valutazione, nel senso di giudizio, che definisce e pondera le informazioni sull'impatto ambientale e che si può concludere, sia in termini di valutazione positiva o negativa che in termini di valutazione articolata su più soluzioni possibili, con la precisazione di condizioni e prescrizioni, connesse all'esito del giudizio (valutazione graduata).

Tra parentesi è indicato il numero di tesi correlate



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