Skip to content

Cronologia

Cerca nel database degli eventi: Ricerca libera | Cerca per anno

gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre
01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30

Processo Microsoft: il giudice rende noti i Findings of Fact

5 novembre 1999

Il giudice Thomas Jackson, titolare del processo contro Microsoft per violazione delle norme antitrust, rende noti i suoi Findings of Fact, cioè le conclusioni sul merito nelle quali si espongono i fatti che si ritiene siano stati provati nel corso del dibattimento.
Si tratta di una procedura fuori della norma, poiché la pratica vuole che siano prima le parti a presentare le loro conclusioni e successivamente il giudice. Probabilmente il giudice federale ha seguito quest'insolito iter per indurre Microsoft a addivenire ad un accordo stragiudiziale, una volta resasi conto che le sorti del processo non volgono a suo favore.
Sono state, infatti, accolte quasi tutte le tesi dell'accusa. Il giudice Jackson ha ritenuto Microsoft colpevole di violazione degli articoli 1 e 2 dello Sherman Act. La colpevolezza riguarda in primo luogo la posizione di monopolio, grazie alla quale Microsoft ha eretto elevate barriere all'entrata e che ha cercato di estendere al settore dei browser. L'unione di Internet Explorer in Windows è stata considerata una pratica di concorrenza sleale oltre che lesiva per i consumatori, ai quali viene in tal modo tolta la facoltà di scelta.
L'unico punto su cui il giudice ha dato ragione a Microsoft riguarda gli accordi commerciali con i rivenditori, stabilendo che gli accordi di esclusiva nella distribuzione non impediscon a Netscape di avvalersi di canali alternativi.

Tra parentesi è indicato il numero di tesi correlate



Evento precedente

La convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo
  Evento successivo

Annunciata la consacrazione sperimentale della relatività