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Analisi e confronti di modelli di erosione del suolo e trasporto di sedimenti tramite l'uso di sistemi GIS

Nell'ampio panorama, continuamente mutabile, dei vari modelli che simulano i vari processi di versante si è analizzato il processo teorico evolutivo che li ha caratterizzati e si sono analizzati pregi e vantaggi dei modelli di ultima generazione individuandone in particolare una tipologia che ha mostrato enormi vantaggi quali semplicità teorica e versatilità e adattabilità a diverse situazioni (terreni agricoli e naturali).

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CAPITOLO 1 Introduzione Il problema della disgregazione e perdita di suolo sta diventando una delle questio- ni a cui l’ intera comunità mondiale sta dedicando sempre più maggiore attenzione. La tematica dell’ erosione del suolo va di pari passo con altre, altrettanto importanti e ad essa correlate, come la progressiva desertificazione del territorio, l’aumento della popolazione mondiale e il conseguente aumento dei fabbisogni alimentari. Questo problema è, quindi, di particolare importanza dove il territorio è partico- larmente “vulnerabile” , nel senso che vive su un equilibrio precario dove le azioni antropiche (coltivazione dei terreni, attività estrattiva etc.) lo modificano velocemente, portando a situazioni di scompenso quasi irreversibili. E’ questo il caso, ad esempio, dell’ espansione dei deserti nelle zone semi-aride, dove la continua erosione del suolo è la forza motrice del processo. Non sono solo le zone semi-aride che subiscono que- sto processo, ma anche alcune aree caratterizzate da climi temperati (come l’ Italia), soprattutto a causa delle pratiche agricole sempre più invasive. Il suolo è una risorsa di importanza fondamentale e va preservato, al pari di altre risorse fondamentali per l’ uomo, come l’ acqua. La letteratura scientifica degli ultimi vent’anni testimonia, in modo inequivocabile, l’insorgere di fenomeni di degradazione del suolo legati all’intensificazione dell’atti- vità antropica, sia agricola che extra-agricola. Diventa così sempre più impellente de- finire la qualità del suolo e soprattutto definire la soglia oltre la quale un determinato fenomeno provoca danni irreversibili. Per quanto riguarda l’ Italia, risulta che i due terzi dei suoli del nostro paese pre- sentano preoccupanti problemi di degradazione, più accentuati in quelle aree ove è stata più forte l’attività antropica [Fonte APAT] . E’ evidente, per esempio, che se la modernizzazione dell’agricoltura degli ultimi 30 anni, nell’immediato, ha portato a un aumento di produttività, nel lungo termine ha prodotto, in alcuni casi, tangibili fenomeni di degradazione del suolo e quindi dell’ambiente. D’altro canto, anche la pianificazione urbanistica del territorio (aree industriali e urbane con le relative infra- strutture) raramente ha tenuto conto dell’impatto ambientale prodotto soprattutto sul 5

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Informazioni tesi

  Autore: Pierluigi De Rosa
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2003-04
  Università: Università degli Studi di Perugia
  Facoltà: Ingegneria
  Corso: Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio
  Relatore: Paolo Tacconi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 115

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