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Paul Valéry

Biografia ed evoluzione del pensiero di Paul Valéry, il più grande poeta francese del ventesimo secolo e i cui temi di notevole attualità e profondità non possono essere ignorati dagli intellettuali senza palesare considerevoli lacune culturali. La tesi è divisa in due parti: nella prima è trattato l'uomo Valéry; nella seconda sono esposte cronologicamente alcune opere essenziali per una migliore comprensione del pensiero valériano.
Disse una volta Bergson: “Ce qu’a fait Valéry, devait etre tenté.”
Tutto intorno a noi si fa più grande e complesso, direi straordinario. Le scienze negli ultimi anni hanno progredito in modo inverosimile; l’uomo ha tentato il salto verso mete ignote, ma si è provveduto di mezzi distruttori che minacciano il suo avvenire.
Paul Valéry con un’esistenza spesa ad un ostinato perfezionamento dell’intelletto ha voluto indicarci la strada: raggiungere un equilibrio tra le forze materiali della tecnica e quelle dello spirito rimuovendo errori di pregiudizi e di orgoglio.
Aveva detto Faust al Discepolo:
“Il est genant et fatigant de faire figure de grand homme: ceux qui s’y plaisent font pitié.”
Paul Valèry, attraverso i suoi personaggi, tutti al di sopra della norma, ci ha dato un esempio del metodo che bisognerebbe seguire per il perfezionamento, al più alto grado, del nostro spirito. E questo perfezionamento egli voleva raggiungere con l’intelletto.
In “Cahier B 1910” egli aveva scritto:
“Le bien et le mal sont baptisés intelligence et sottise et les intellectuels ont une conscience de ces qualités tout analogue à celle que les moraux ont du bien et ou du mal.”

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2 PREMESSA Nell'ultimo ventennio del XIX secolo si sviluppò in Francia, in pieno clima decadente, un movimento poetico che prese il nome di Simbolismo dopo la pubblicazione nel 1885 sulla rivista "XIX Siècle" di un articolo in cui Jean Moréas definì simbolici i poeti che vi appartenevano. Fu lo stesso Moréas ad esporre, l'anno seguente, le idee del nuovo movimento in uno scritto, "Le Symbolisme", una sorta di "Manifesto" apparso sul "Supplément littéraire du Figaro" del 18 settembre 1886. Si legge tra l’altro: “...la poesia cerca di rivestire l’Idea di una forma sensibile che, ciononostante, non deve essere fine a se stessa, ma che tutta protesa a servire l’Idea, ne costituirà il complemento... il carattere peculiare dell’arte simbolica consiste nel non approdare alla concezione dell’Idea in sè. Così, in tale arte, gli aspetti della natura, le umane azioni, tutti i fenomeni concreti non si estrinsecano in se stessi: si tratta di apparenze sensibili, destinate ad esprimere le loro affinità esoteriche con le idee primordiali”. 1) Una corrente artistico-letteraria in pieno contrasto con il positivismo e l’impressionismo, che rivendicò l’eredità di Baudelaire, e che dopo la citazione che ne fecero Verlaine in “Les Poètes maudits” e Huysmans in “A rebours”, elesse a caposcuola Mallarmé che già in una lettera del 30 ottobre 1864 all’amico Cazalis aveva scritto:”J’ai enfin commencé mon “Hérodiade”. Avec terreur, car j’invente une langue qui doit nécessairement jaillir d’une poétique très nouvelle, que je pourrais définir en ces deux mots: Peindre, non la chose, mais l’effet qu’elle produit”. E così raggiungere la vera conoscenza, la verità assoluta, penetrando nell’anima delle cose, alla ricerca di quella vita segreta che non la logica, ma solo la poesia riesce a percepire. Numerose furono le riviste e i periodici che contribuirono alla diffusione delle idee del Simbolismo: Art et Critique, La Cravache, Le Décadent, Entretiens politiques et littéraires, Mercure de France, La Plume, Symboliste, Revue Blanche, La Vogue, ecc. Il Simbolismo influenzò alcuni pittori: Paul Gauguin, in primo luogo, su cui il critico A. Aurier pubblicò un articolo “Le Symbolisme en Peinture: Paul Gauguin” sul Mercure de France, nel marzo 1891; e poi G. Moreau, R. Bresdin, Odilon Redon, G. Seurat, lo stesso van Gogh, la scuola di Pont- Aven, Sérusier e i Nabis.

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Informazioni tesi

  Autore: Pietro Nigro
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 1961-62
  Università: Università degli Studi di Catania
  Facoltà: Economia e commercio
  Corso: Lingue e Letterature Straniere
  Relatore: Rosa Benanti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 90

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letteratura
paul valéry
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