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Limiti, possibilità e applicazioni del gioco di ruolo attraverso la rete Internet

Luca Giuliano definisce “padrone della menzogna” se stesso, e chi pratica il gioco di ruolo. La nostra esplorazione muoverà dalla comprensione dei meccanismi che regolano il gioco, inteso come attività libera da una parte, ma organizzata dall’altra.
In seguito analizzeremo la funzione di ruolo, collegando tale espressione con la discussione della perdita dei valori e dell’esperienza tipica della crisi postmoderna. In tale ambito, potremo apprendere come attraverso la narrazione del ruolo sia possibile porre un freno alla “atrofia dell’esperienza”.
Jacob Levi Moreno fu acuto precursore in campo terapeutico e formativo delle potenzialità del gioco di ruolo, andando a definire ed applicare la tecnica dello psicodramma. Dalla sua opera prenderemo le mosse, esaminando i suoi scritti, nonché ponendoci in un’ottica critica per garantire una quanto più equa analisi del suo apporto.
Parallelamente a Moreno, si è andato a sviluppare un crescente interesse per quello che rappresenta il gioco di ruolo inteso come esperienza ludica. Troppe volte additato come figlio di una sub-cultura, mostreremo come l’applicazione ludica e finalizzata allo svago possa avere interessanti risvolti in termini di sviluppo del sé. Ugualmente, con un breve excursus nella storia del gioco di ruolo ludico, tenteremo di ridare dignità al movimento e valutarne gli effetti benefici che questo può presentare.
Una seconda parte, di carattere meno bibliografico e più esplorativo, sarà dedicata all’analisi degli sviluppi del gioco di ruolo, e del suo approdo sulla dimensione del WorldWideWeb.
La Rete Internet ormai da tempo è entrata a far parte di contesti a noi familiari, e non mancano le trasposizioni dei giochi di ruolo in rete, frequentate giornalmente da diverse migliaia di utenti.
In un percorso in parte ancora inesplorato, spesso denso di pregiudizi e di valutazioni affrettate, ci muoveremo nell’idea dell’indifferenza del medium rispetto a chi lo usa.
Limiti e possibilità delle applicazioni in Rete dei giochi di ruolo saranno esplorate, con un occhio di riguardo nei confronti delle recenti teorie sui disordini mentali prodotti dalla Rete, tra le quali spicca la IAD di Ivan Goldberg. Le nostre conclusioni verteranno sulla applicabilità del gioco di ruolo in Rete a fini terapeutici e formativi, settore ancora in gran parte trascurato dalla ricerca ufficiale, e spesso, come vedremo, demonizzato dall’opinione pubblica.
L’appendice sarà offerta da un’intervista fatta al gestore del gioco di ruolo in Rete più frequentato in Italia, ExtremeLot (http://gdr.leonardo.it/extremelot/). All’interno di questa intervista si andranno ad analizzare i motivi dominanti nella creazione e nell’evoluzione di un gioco di ruolo, nonché le aspettative future ed i principali valori conduttori dell’esperienza in Rete.

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5 1 Introduzione 1.1 Padroni della menzogna Luca Giuliano definisce “padrone della menzogna” se stesso, e chi pratica il gioco di ruolo (Giuliano, 1997, p. 9). La nostra esplorazione muoverà dalla comprensione dei meccanismi che regolano il gioco, inteso come attività libera da una parte, ma organizzata dall’altra. In seguito analizzeremo la funzione di ruolo, collegando tale espressione con la discussione della perdita dei valori e dell’esperienza tipica della crisi postmoderna. In tale ambito, potremo apprendere come attraverso la narrazione del ruolo sia possibile porre un freno alla “atrofia dell’esperienza” (Benjamin, 1996). Jacob Levi Moreno fu acuto precursore in campo terapeutico e formativo delle potenzialità del gioco di ruolo, andando a definire ed applicare la tecnica dello psicodramma. Dalla sua opera prenderemo le mosse, esaminando i suoi scritti, nonché ponendoci in un’ottica critica per garantire una quanto più equa analisi del suo apporto. Parallelamente a Moreno, si è andato a sviluppare un crescente interesse per quello che rappresenta il gioco di ruolo inteso come esperienza ludica. Troppe volte additato come figlio di una sub-cultura, mostreremo come l’applicazione ludica e finalizzata allo svago possa avere interessanti risvolti in termini di sviluppo del sé. Ugualmente, con un breve excursus nella storia del gioco di ruolo ludico, tenteremo di ridare dignità al movimento e valutarne gli effetti benefici che questo può presentare.

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Informazioni tesi

  Autore: Valerio Mocata
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2005-06
  Università: Università degli Studi di Firenze
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Psicologia del lavoro e delle organizzazioni
  Relatore: Rosalba Raffagnino
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 125

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