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Gli Indici di Borsa nell'Europa dei 25

In questo studio si è analizzata la situazione economica “dell’Europa dei 25” nell’ultimo quinquennio (su base mensile dal Gennaio 2000 al Dicembre 2004 compresi). L’analisi è stata effettuata tramite l’indagine di un indice di Borsa per ogni paese. Questo al fine di porre l’attenzione e poter valutare cinque aspetti molti rilevanti della situazione economica del nostro continente:
1) andamento generale dell’economia europea. Si cerca di capire come sta andando l’Europa sotto il profilo economico ad un livello aggregato (cioè se abbiamo attraversato o stiamo attraversando fasi di recessione, di espansione, di stagnazione non entrando mai nei particolari dei differenti stati);
2) andamento in sintesi dei diversi stati partecipanti all’UE. Ora si cerca di studiare l’evoluzione economica paese per paese cercando di evidenziare il contributo di ognuno alla “performance” generale. Le variabili di cui si tiene conto sono il rendimento e volatilità di un indice di borsa per ogni stato;
3) situazione dei 15 “stati vecchi” rispetto ai 10 “stati nuovi” (neo entrati). In questo terzo punto viene fatta un’ulteriore distinzione e divisione tra i paesi: da un lato troviamo quelli che appartengono all’UE da lungo tempo (la maggior parte dal 1993 mentre Austria, Finlandia, Svezia e Norvegia dal 1995), mentre dall’altro troviamo quelli che sono entrati nell’UE solo negli ultimi anni (1° Maggio 2004). A questo punto viene fatto un confronto delle loro performance per scoprire che “lato” è stato il migliore nell’ultimo quinquennio;
4) situazione dell’Italia rispetto agli altri paesi. Viene studiata la situazione e l’evoluzione economica dell’Italia che viene rapportata a quella dei vari paesi dell’Unione Europea;
5) tendenze attuali. Si è cercato di “guardare avanti”, sono stati raccolti i dati statistici dei vari indici di Borsa in questo inizio del 2005 (da Gennaio e Giugno compreso) per studiare l’andamento in atto e tentare di prevedere la tendenza futura.
Partendo dall’analisi degli indici di Borsa ho svolto dapprima uno studio in generale sull’andamento della situazione economica dell’UE per poi passare ad un suo studio più differenziato in base ai diversi paesi e ai diversi anni considerati.

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3 INTRODUZIONE Nel 1882 tre giovani giornalisti, Charles Dow, Edward Jones e Charles Bergstresser costituirono nelle vicinanze di Wall Street, una piccola società d’informazione finanziaria chiamata Dow Jones & Company. Nei loro uffici scrivevano a mano delle newsletters finanziarie, chiamate “flimsies” (veline), che venivano consegnate tramite dei corrieri agli abbonati situati nell’area di Wall Street. Charles Dow ed i suoi soci ebbero una geniale intuizione: creare un indicatore unico che, costituito da un paniere di titoli, potesse misurare l’andamento del mercato americano nel suo complesso. Nel 1884 la Dow Jones introdusse nella sua lettera il primo indice chiamato Dow Jones Index. Il DJI era formato dagli 11 titoli più scambiati del mercato (nove appartenevano al settore più importante del tempo, quello ferroviario e due industriali) ed era calcolato tramite una media semplice. La società vide nei primi anni il moltiplicarsi delle richieste di abbonamento alle newsletters, tanto che nel 1889 il personale aumentò fino a cinquanta dipendenti. A quel punto la compagnia decise che era giunto il momento di iniziare a produrre un vero e proprio giornale. La testata venne chiamata “The Wall Street Journal” e la prima edizione fu pubblicata l’ 8 luglio 1889. La geniale intuizione di Charles Dow fece nascere un nuovo modo d’interpretare l’informazione finanziaria e, soprattutto, contribuì allo sviluppo ulteriore dei mercati finanziari. Infatti con il passare del tempo il numero di indici, il loro campo di applicazione e il loro utilizzo nel mondo intero aumentò a dismisura. Con l’aumento delle dimensioni dei mercati finanziari, la necessità di ottenere informazioni sintetiche ed immediate, relative al valore totale di attività finanziarie quotate, si è fatta sempre più urgente e queste medie matematiche sono divenute prodotti sempre più sofisticati e specializzati. Il ruolo svolto da un indice di mercato, quindi, è quello di fornire un valore numerico di sintesi rappresentativo di un gruppo titoli o commodities ad una certa data.

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Informazioni tesi

  Autore: Luca Vitale
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2004-05
  Università: Università degli Studi di Parma
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia delle istituzioni e dei mercati finanziari
  Relatore: Luigi Grossi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 71

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