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Analisi della domanda e studio del layout di un impianto industriale per la realizzazione di strumenti di collaudo

La trattazione che segue è focalizzata sull’analisi della domanda e lo studio del layout di un impianto industriale per la realizzazione di strumenti di collaudo usati in diversi settori: piccoli elettrodomestici, monitoraggio ambientale, telecomunicazioni e automotive. Lo studio inizia dalla situazione attuale dell’azienda, focalizzando l’attenzione sulle caratteristiche principali dei vari business in cui opera e i relativi sistemi realizzati per ciascun atelier tecnologico. Dopo una chiara definizione delle aziende che compongono il Gruppo, dei relativi sistemi produttivi e delle motivazioni che hanno portato alla costruzione di un nuovo stabilimento, nel secondo capitolo viene trattata la scelta e lo studio dei prodotti da realizzare nel nuovo impianto industriale. In questa fase vengono anche determinati i componenti per cui non è possibile mettere in discussione l’outsourcing sia per ragioni economiche che per necessità di competenze tecniche superiori a quelle disponibili in azienda. Una porzione del capitolo viene rivolta all’analisi di un particolare insieme di prodotti: le centraline di sicurezza elettrica. Partendo dalle distinte basi e da informazioni ottenute dall’ufficio amministrazione, l’obiettivo è di identificare i componenti critici di questi prodotti in relazione a diversi fattori: prezzo, volume, tempo medio di consegna e possibilità di usare lo stesso componente su diversi sistemi.
Il terzo capitolo è rivolto all’analisi della domanda dei componenti che dovranno essere realizzati nel nuovo stabilimento allo scopo di ottenere una maggiore accuratezza delle previsioni di vendita e una gestione ottimale dei lotti di produzione. Il Periodic Review Base Stock Level è il metodo utilizzato per l’analisi della domanda: vengono spiegate le motivazioni che hanno portato all’uso di questo modello, le sue limitazioni, i vantaggi e i risultati finali per ogni singolo prodotto.
Il quarto capitolo è invece dedicato alla progettazione del lay-out. Nella prima parte si identificano gli obiettivi dell’azienda e il criterio di scelta dell’ubicazione del nuovo stabile. Lo studio segue con una descrizione del diagramma prodotto-quantità con l’obiettivo di identificare il volume di produzione e creare macroraggruppamenti per determinare il numero delle aree di assemblaggio che verranno poi inserite nel lay-out finale. Spiegando il metodo di produzione dell’azienda e le suddivisioni del “mix” produttivo, verrà identificata la disposizione planimetrica più adatta per il nuovo stabilimento. Un prodotto in particolare viene poi esaminato nel dettaglio, allo scopo di ottenere il bilanciamento della linea di assemblaggio e di determinare il numero di stazioni necessarie per la produzione in linea. Per il calcolo del bilanciamento della linea viene usato il metodo di Kottas-Lau ed esplicitando le ipotesi semplificative, vengono analizzati i risultati ottenuti in relazione al personale e allo spazio necessario per la realizzazione del prodotto. Lo studio del lay-out segue con la determinazione, per ciascun prodotto, del flusso dei materiali all’interno della stabilimento: il metodo utilizzato è il Multi-Product Process Chart. Una volta ottenute le informazioni sulla movimentazione dei materiali, si identificano le aree di interesse da disporre nel nuovo stabilimento e attraverso la tabella dei rapporti fra le attività vengono analizzate le relazioni e le necessità di vicinanza tra i diversi reparti. Avendo a disposizione le informazioni sul flusso dei materiali e sulle relazioni di vicinanza tra le diverse attività produttive e di servizio, viene creata la tabella dei rapporti combinata che verrà utilizzata per la realizzazione del lay-out generale. L’aiuto che questa tesi spera di dare alla azienda è di fornire, da una parte un metodo analitico nello sviluppo del nuovo progetto in questione e dall’altra di proporre un approccio sistemico e unitario nel prendere decisioni di tipo strategico al fine di valutare la realizzazione del nuovo stabilimento in una visione globale per l’azienda e in un ottica di maggiore competitività nel mercato in cui si trova ad operare.

NB: Lo studio è stato effettuato con l'ausilio di metodologie e conoscenze ottenute durante la frequentazione di un Master MBA presso UCLA, Los Angeles.

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8Capitolo 1 Il Gruppo Loccioni Il Gruppo Loccioni è composto da quattro società localizzate nel territorio marchigiano che sviluppano soluzioni su misura per la realizzazione di sistemi di automazione, di collaudo e di controllo qualità con lo scopo di tradurre innovazione e tecnologia in miglioramento della qualità, del confort e della sicurezza. Le quattro società di cui è composto il Gruppo sono:  General Impianti: si occupa di migliorare l’efficienza e l’efficacia dei processi aziendali  AEA: si pone come obiettivo il miglioramento delle performance dei prodotti attraverso il collaudo e il controllo della qualità  Summa: si impegna a supportare la crescita aziendale con progetti e soluzioni mirati all’attività di ricerca  Blu Solutions: si occupa della procedura operativa per la verifica decennale dei serbatoi interrati per GPL attraverso la tecnica basata sul metodo delle emissioni acustiche Il Gruppo Loccioni si definisce una sartoria tecnologica in quanto sviluppa soluzioni su misura per il cliente: la massima flessibilità è uno dei punti cardini dell’azienda. Questa caratteristica è presente anche nella sua carta dei valori e aiuta a capire quale sia il punto di riferimento nella crescita dell’azienda:  Iniziativa e intelligenza  Flessibilità e adattabilità  Innovarsi per innovare  Trasparenza nella comunicazione  Energia e volontà  Ascoltare per anticipare Innovazione tecnologica, creatività e flessibilità sono i punti fondamentali del modello imprenditoriale scelto dall’azienda che le hanno permesso di crescere ed avere successo in questi anni.

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Informazioni tesi

  Autore: Francesco Maria Zagaglia
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2005-06
  Università: Università degli Studi di Bologna
  Facoltà: Ingegneria
  Corso: Ingegneria gestionale
  Relatore: Emilio Ferrari
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 155

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