Skip to content

La comunicazione istituzionale dell'Unione Europea

Il 1° febbraio 2006 la Commissione europea ha redatto il Libro bianco su una politica europea di comunicazione con il duplice obiettivo di aprire una consultazione sulle possibili scelte che l’Unione Europea dovrà effettuare in campo comunicativo e di sottolineare la valenza strategica che una solida struttura d’informazione e comunicazione può avere per rafforzare e agevolare il processo di integrazione europea.
Il Libro bianco rappresenta il punto di approdo di una serie di proposte della Commissione presentate nel tempo ed è indice di una riuscita solo parziale degli sforzi fatti per ridurre le distanze tra l’Unione Europea ed i cittadini. Impresa non da poco, considerando il distacco che le popolazioni degli Stati membri sembrano da tempo aver maturato nei confronti di una struttura sovranazionale di cui stentano a comprendere azioni, struttura e politiche. Nonostante gli sforzi che l’Unione Europea, le sue istituzioni e tutte le parti coinvolte nella costruzione di un’identità europea (Stati membri, autorità regionali e locali, partiti politici, società civile organizzata) hanno compiuto negli anni per riuscire a coinvolgere i cittadini europei e a radicare in loro il «sentimento» dell’appartenenza, l’Europa degli attuali 25 Stati membri non può, per il momento, considerarsi Europa dei cittadini.
La lettura del Libro bianco necessita di una contestualizzazione e di un’analisi che permettano di comprenderne appieno il significato. Nel presente lavoro si è cercato di dare conto della frattura tra l’UE e i cittadini riconducendola non tanto all’ormai abusato fenomeno del deficit democratico, ma a quello più attuale di deficit d’informazione, la cui responsabilità va attribuita non solo alle istituzioni europee, ma anche e soprattutto all’«inerzia» degli Stati membri e dei mass media nazionali.
La possibilità di attuare una politica di comunicazione europea si connette del resto ad altre dibattute questioni, come quella della nascita di una sfera pubblica europea, argomento che ha visto gli studiosi schierarsi su versanti opposti, lasciando aperta la discussione sulla possibilità di una arena pubblica nella quale i dibattiti nazionali possano confluire per acquisire una dimensione europea.
L’ipotesi di un’opinione pubblica europea è a sua volta legata al tema del multilinguismo, settore a cui la Commissione ha dedicato particolare attenzione affinché la garanzia della parità linguistica possa rafforzare la legittimità democratica stessa dell’operato comunitario.
Si sono quindi analizzati le strutture e gli strumenti di cui le istituzioni comunitarie si servono per raggiungere il grande pubblico, dalle antenne Europe Direct ai Centri europei di informazione permanente, fino al portale ufficiale EUROPA e ai servizi audiovisivi. L’Unione ha anche messo a punto uno strumento di sondaggio, l’Eurobarometro, atto a rilevare le tendenze delle opinioni pubbliche nazionali in merito a tematiche europee e di cui si è cercato di mettere in discussione la metodologia, proponendo modifiche che permetterebbero di rendere i dati acquisiti più affidabili e meglio strutturati.
La panoramica sull’iter finora seguito dalle istituzioni europee, in particolare dalla Commissione, nel gestire l’informazione e la comunicazione destinate al grande pubblico, ha permesso di introdurre l’analisi non solo del Libro bianco citato, ma anche di altri due importanti documenti che vanno a completare il quadro delle azioni da attuare per rafforzare la trasparenza e l’apertura dell’Unione Europea verso i suoi cittadini, ovvero il Piano d’azione della Commissione relativo al miglioramento della comunicazione sull’Europa e il Contributo della Commissione al periodo di riflessione e oltre: il Piano D per la democrazia, il dialogo e il dibattito. Si tratta di argomenti tuttora «aperti» e in fase di evoluzione, che ciò nonostante permettono di ipotizzare eventuali percorsi e proposte attuabili in futuro.
In conclusione, l’Unione Europea, in particolare dopo l’ultimo allargamento, non può dunque più ignorare il «deficit di cittadinanza» senza che il futuro del processo di integrazione ne risulti gravemente compromesso.
Probabilmente il grosso limite da superare resta il fatto che le attività europee di comunicazione non sono per ora disciplinate da fonti normative vincolanti.
Forse solo il riconoscimento nei Trattati di una nuova, vera e propria «politica» potrebbe rendere la comunicazione uno strumento capace di incidere profondamente sulla riorganizzazione dell’assetto istituzionale europeo nelle sue relazioni con i cittadini.
È in questo senso che la comunicazione deve considerarsi concetto inscindibile da quelli di integrazione e legittimità democratica, missione a cui dare priorità, strumento e funzione di cui l’Unione Europea dovrà affinare le potenzialità e strutturare la gestione.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
5 INTRODUZIONE Il 1° febbraio 2006 la Commissione europea ha presentato il Libro bianco su una politica europea di comunicazione con il duplice obiettivo di aprire una consultazione sulle possibili scelte che l’Unione Europea deve effettuare in campo comunicativo e di sottolineare la valenza strategica che una solida struttura d’informazione e comunicazione può avere per rafforzare e agevolare il processo di integrazione europea. Il Libro bianco rappresenta il punto di approdo di una serie di proposte della Commissione presentate nel tempo ed è indice di una riuscita solo parziale degli sforzi fatti per ridurre le distanze tra l’Unione Europea ed i cittadini. Impresa non da poco, considerando il distacco che le popolazioni degli Stati membri sembrano da tempo aver maturato nei confronti di una struttura sovranazionale di cui stentano a comprendere azioni, struttura e politiche. Il punto è che l’UE, soprattutto dopo l’ultimo allargamento, non può più ignorare il «deficit di cittadinanza» senza che il futuro del processo di integrazione ne risulti gravemente compromesso. La lettura del Libro bianco necessita di una contestualizzazione e di un’analisi che permettano di comprenderne appieno il significato. Innanzitutto, nel presente lavoro si cercherà di dare conto della frattura tra l’UE e i cittadini riconducendola al fenomeno al deficit d’informazione, formula che può suggerire nuove e concrete vie da percorrere. La possibilità di attuare una vera e propria politica di comunicazione europea si connette del resto ad altre dibattute questioni, come quella della nascita di una sfera pubblica europea, argomento che ha visto gli

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Sara Ceccarelli
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2005-06
  Università: Università degli Studi di Perugia
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Scienze della Comunicazione
  Relatore: Fabio Raspadori
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 112

Questa tesi è disponibile nelle seguenti traduzioni:

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

commissione europea
comunicazione
deficit d'informazione
deficit democratico
eurobarometro
eurocittadini
europe direct
feacp
habermas
informazione
istituzionale
legittimità democratica
libro bianco comunicazione
multilinguismo
opinione pubblica europea
sfera pubblica
sfera pubblica europea
strategia di comunicazione
strumenti di comunicazione
unione europea

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi