Skip to content

Lavoro di cura domiciliare e immigrazione femminile: quali prospettive di politica sociale?

La tesi parte da una domanda di fondo, con quali azioni di politiche sociali è possibile inserire le badanti nel sistema di assistenza domiciliare?Le famiglie italiane ricorrono alla badante per poter mantenere il proprio anziano a domicilio, in una situazione di carenza o inadeguatezza di servizi pubblici. Nel lavoro di cura privato a domicilio avviene l’incontro tra 3fragilità: prima quella dell’anziano non più autosufficiente, quindi quella delle donne immigrate, caratterizzata da situazioni economiche difficili, provenienti da in Paesi la cui economia è al collasso. Infine c’è la fragilità della famiglia, non più in grado di farsi carico da sola della cura dei propri soggetti deboli. E sullo sfondo di ciò aggiungerei una quarta fragilità, quella del sistema di welfare che non è in grado di dare risposte adeguate ai bisogni sopra espressi.
Solo da qualche anno si contano nuove politiche, a livello regionale o locale, per qualificare e formare le badanti, affiancati dal sistema dei titoli sociali (buoni o voucher), interventi di sostegno economico alle famiglie che se ne avvalgono o ancora tentativi di regolazione del sistema, ma si tratta di situazioni ancora isolate, anche se interessanti, e non collegate tra loro.
Questa tesi tenta di analizzare il ruolo fondamentale che svolgono queste donne nell'ambiente di vita quotidiano di un sempre maggior numero di soggetti. Il primo intento della tesi è dunque quello di tracciare i contorni del fenomeno delle badanti, rispetto a come si configura in Italia – innanzitutto andando ad indagare i motivi di questa presenza. Nel primo capitolo si analizzano i primi 2fattori che favoriscono il ricorso da parte delle famiglie italiane alle assistenti domiciliari: l’invecchiamento della popolazione da un lato e il mutamento della struttura della famiglia. Si vedrà poi che il lavoro di cura è considerato una sorta di “vocazione al femminile”, in grado di diffondersi senza apprendimento e di conseguenza delegabile dal caregiver ad altre donne, anche al di fuori della famiglia, senza per questo richiederne la necessaria qualificazione.
Un altro motivo è da ritrovarsi nelle risposte istituzionali al bisogno di cura, descritte nel secondo capitolo, che appaiono insufficienti riconducibili a un welfare di tipo familista e residuale, che lascia alla famiglia molte responsabilità e tende a rispondere solo alle situazioni di maggiore fragilità, che afferma la libertà di scelta dell’utente e affida al sistema dei mercati sociali l’affermazione dei fornitori pubblici e privati di assistenza. E ancora di un welfare caratterizzato da particolarismi regionali o locali, che verranno descritti brevemente sempre in questo capitolo, che si chiude con una breve rassegna sui sistemi di assistenza a favore degli anziani di alcune nazioni europee. Nel terzo capitolo si individua il terzomotivo della presenza delle badanti, legato all’immigrazione femminile in Italia, che va ad incrementare il volume di offerta di lavoratrici straniere nel mercato del lavoro di cura. Qui ci sofferma sulla figura della badante/assistente familiare: si delineano i contorni del fenomeno, passando attraverso dati sulla presenza, la provenienza, e le caratteristiche del lavoro che svolgono, per concludere con la presentazione di alcuni profili sociologici.
Nel quarto e ultimo capitolo si considerano gli effetti che la presenza delle badanti ha avuto sul welfare e sui servizi sociali, per poi considerare con attenzione alcune esperienze significative che hanno trattato l’argomento a livello regionale o locale. Quindi viene riportata l’analisi di una ricerca sul campo, in cui sono stati analizzati e comparati 12 corsi di qualificazione rivolti ad assistenti familiari e realizzati in realtà locali nel territorio lombardo (solo un corso è stato realizzato a Parma). Senza pretese di massima rappresentatività, i risultati forniscono spunti interessanti per una riflessione più ampia in merito alla necessità di formazione per le badanti ed alle modalità più opportune per realizzarla.
Nelle conclusioni, infine, partendo dalle esperienze realizzate, si ipotizzano dei percorsi possibili per sostenere la domanda di cura e collegare le assistenti familiari nel sistema dei servizi sociali: azioni rivolte contemporaneamente su più fronti, all’anziano e alla sua famiglia e all’assistente familiare.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
IV INTRODUZIONE Questa tesi parte da una domanda di fondo, che ha dato il titolo al lavoro, mossa dalla mia curiosità di assistente sociale: con quali azioni di politiche sociali è possibile inserire a pieno titolo le badanti nel sistema di assistenza domiciliare? Tale interrogativo contiene in sé un assunto, ovvero che è necessario includere queste lavoratrici del care privato nel welfare italiano: sono infatti una realtà diffusa su tutto il territorio, peculiare nel Paese, in quanto se è vero che sono presenti anche altrove, le badanti risultano essere un fenomeno tipicamente Sud-Europeo, italiano in particolare 1 . Le famiglie italiane ricorrono alla badante per poter mantenere il proprio anziano a domicilio, in una situazione - come si vedrà - di carenza o inadeguatezza di servizi pubblici. L’interesse per questo argomento nasce dalla mia esperienza, professionale in primo luogo, in quanto per cinque anni mi sono occupata principalmente di anziani sia in quanto operatore di un servizio comunale, sia come coordinatore del tavolo tematico anziani del piano di Zona dell’Ambito territoriale in cui lavoro. In seguito la mia area di intervento si è spostata al settore degli stranieri, il che mi ha consentito di conoscere direttamente queste donne migranti soprattutto in momenti di difficoltà. A queste curiosità professionali se ne aggiunge una personale, in quanto, pur per un breve periodo, ho vestito i panni del cittadino utente che si è dovuto avvalere della badante per un familiare anziano. Ho potuto quindi osservare il fenomeno da tre punti di vista, dunque, che si completano fino a dare un quadro generale: in primo luogo quello dell’anziano in quanto portatore del bisogno assistenziale, quindi quello della donna straniera che 1 Pasquinelli S. Badanti tre nodi da sciogliere, articolo in Prospettive Sociali e Sanitarie n.17/18- ottobre 2004

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Paola Chiara Bottazzi
  Tipo: Tesi di Specializzazione/Perfezionamento
Specializzazione in programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali
Anno: 2007
Docente/Relatore: Mara Tognetti Bordogna
Istituito da: Università degli Studi di Milano - Bicocca
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 208

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi