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L'apprendimento collaborativo: rassegna bibliografica

Prendendo spunto dalla nostra esperienza quotidiana tutti noi, sia che ne siamo consapevoli o inconsapevoli, sperimentiamo degli atti che sono un momento di apprendimento.
Dal momento che tutti noi siamo degli “ attori sociali“, apprendiamo soprattutto nell’interazione con gli altri. L’interazione e lo scambio reciproco sono fonte di arricchimento e crescita reciproci in qualsiasi relazione tra individui .
Ciò che riceviamo dall’ “ altro “ come risposta ad una nostra azione o atteggiamento costituisce un feedback necessario ed indispensabile, nonché fonte di auto-apprendimento e auto-valutazione sul tipo di comunicazione in atto e sulla strutturazione del “Sé “. A questo proposito è da tener presente che per il Costruttivismo la conoscenza è un processo di costruzione, non solo personale, ma frutto di un processo dinamico, scaturito dall'interazione con gli oggetti e con gli altri individui; l'apprendimento è quindi il risultato di una condivisione della conoscenza. Dal momento che la costruzione del sapere si fonda su un interscambio di informazioni, si possono prospettare due visioni fondamentali dell’apprendimento:
- apprendimento come trasmissione;
- apprendimento come sviluppo dell’abilità di imparare ad imparare.
Il primo caso è tipicamente presente nella scuola, o meglio nella visione classica dell’insegnamento scolastico,dove i ruoli di insegnante e alunno sono rigidamente stabiliti e dove l’apprendimento è visto come un semplice passaggio di informazioni da parte di chi sa verso chi non sa, in linea di una visione della mente come contenitore vuoto in cui vanno riversate informazioni rilevanti riguardanti il nostro contesto sociale e culturale.
L’apprendimento concepito invece come sviluppo dell’abilità di imparare ad imparare è in linea con due modelli di comunità derivati dalla riflessione pedagogica sul sociocostruttivismo. Il primo, cioè il modello delle Community of Learners (delle comunità di apprendimento) concepisce la classe come una comunità di ricerca finalizzata a promuovere nei suoi membri la capacità di apprendere, ossia “imparare ad imparare“, realizzando dunque modalità di apprendimento più efficaci.
L’altro, cioè Knowledge Building Community, propone una visione dell’apprendimento come finalizzato a costruire nuova conoscenza, nel senso di promuovere la capacità di risolvere problemi ricombinando le proprie conoscenze e producendone nuove per far fronte alla situazione da affrontare.
In entrambi i modelli è enfatizzata una visione “costruttivista“ dell’individuo, nel senso che la realtà non è un qualcosa di oggettivo , perché è il soggetto stesso che crea , costruisce ed interpreta ciò che crede che esista.
Secondo Bruner la realtà si crea, non si trova.
La nostra cultura è il primo ed il più complesso prodotto della quotidiana costruzione della realtà: è questo il principio del costruttivismo socioculturale.
Per Bruner l’educazione ha come compito fondamentale quello di sostenere l’uso degli strumenti del fare significato per costruire la realtà, non solo per potersi adattare al mondo in cui viviamo, ma anche per poterlo cambiare.
Su questa prospettiva si fonda la “psicologia culturale“.
Tramite questa il focus della psicologia dell’educazione si posiziona al di fuori dell’individuo, in un intreccio tra diverse variabili : individuo, gruppo, ambiente e cultura.


Il presente lavoro intende descrivere quali sono gli effetti, nel contesto scolastico,di un apprendimento di tipo collaborativo che si avvale dell’uso delle tecnologie computerizzate; si rifletterà sulla tradizionale figura dell’insegnante che viene oggi a configurarsi come “tutor” di una “comunità collaborativa”,nonché dell’applicazione del Knoweledge forum, il forum più utilizzato nei contesti educativi.
Come esempio di attività di un knoweledge forum sarà brevemente trattato il progetto “Leggere la città”,che rende chiaramente evidenti i benefici della comunità collaborativa derivati dal lavoro di gruppo e dell’apprendimento collaborativo.

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2 Introduzione Prendendo spunto dalla nostra esperienza quotidiana tutti noi, sia che ne siamo consapevoli o inconsapevoli, sperimentiamo degli atti che sono un momento di apprendimento. Dal momento che tutti noi siamo degli “ attori sociali“, apprendiamo soprattutto nell’interazione con gli altri. L’interazione e lo scambio reciproco sono fonte di arricchimento e crescita reciproci in qualsiasi relazione tra individui . Ciò che riceviamo dall’ “ altro “ come risposta ad una nostra azione o atteggiamento costituisce un feedback necessario ed indispensabile, nonché fonte di auto- apprendimento e auto-valutazione sul tipo di comunicazione in atto e sulla strutturazione del “Sé “. A questo proposito è da tener presente che per il Costruttivismo la conoscenza è un processo di costruzione, non solo personale, ma frutto di un processo dinamico, scaturito dall'interazione con gli oggetti e con gli altri individui; l'apprendimento è quindi il risultato di una condivisione della conoscenza. Dal momento che la costruzione del sapere si fonda su un interscambio di informazioni, si possono prospettare due visioni fondamentali dell’apprendimento: - apprendimento come trasmissione; - apprendimento come sviluppo dell’abilità di imparare ad imparare. Il primo caso è tipicamente presente nella scuola, o meglio nella visione classica dell’insegnamento scolastico,dove i ruoli di insegnante e alunno sono rigidamente stabiliti e dove l’apprendimento è visto come un semplice passaggio di informazioni da parte di chi sa verso chi non sa, in linea di una visione della mente come contenitore vuoto in cui vanno riversate informazioni rilevanti riguardanti il nostro contesto sociale e culturale. L’apprendimento concepito invece come sviluppo dell’abilità di imparare ad imparare è in linea con due modelli di comunità derivati dalla riflessione pedagogica sul sociocostruttivismo. Il primo, cioè il modello delle Community of Learners (delle comunità di apprendimento) concepisce la classe come una comunità di ricerca finalizzata a promuovere nei suoi membri la capacità di apprendere, ossia “imparare ad imparare“, realizzando dunque modalità di apprendimento più efficaci.

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Informazioni tesi

  Autore: Emanuele Monti
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2005-06
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Scienze psicologiche
  Relatore: Donatella Cesareni
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 26

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