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La rivolta di Aristonico

Questo lavoro si propone di tracciare un quadro quanto più possibile chiaro della rivolta di Aristonico, che sconvolse l’Asia Minore tra il 133 a.C. e il 129 a.C. e degli eventi ad essa connessi. L’importanza di questa sollevazione risiede nel fatto che essa costituì la premessa per il dominio romano nell’area, dando origine al primo embrione della futura provincia d’Asia.
La rivolta di Aristonico è stata oggetto di numerose pubblicazioni, sebbene spesso i manuali di storia greca e romana siano soliti trattare la vicenda in poche righe, senza troppo approfondire la questione e spesso unicamente limitandosi ad esprimere giudizi di valore sulla vera natura della rivolta stessa e sulla figura del pretendente. Questo lavoro vorrebbe costituire una sintesi delle vicende storiche senza trascurare l’analisi attenta di alcune delle problematiche più discusse.
Il lavoro è diviso in tre capitoli e due appendici. Nel primo capitolo è analizzata la figura di Attalo III, ultimo sovrano pergameno, che lasciò per testamento il suo regno in eredità ai romani. Si traccia poi una panoramica degli eventi successivi alla diffusione pubblica del testamento stesso (in particolare del dibattito che si svolse a Roma sull’accettazione dell’eredità e sulla modalità del lascito) e delle iniziative prese dai Romani una volta decisa l’accettazione. Viene poi introdotta la figura di Aristonico, fatta seguire da una breve analisi delle fonti documentarie che comprovano il susseguirsi delle varie fasi della rivolta.
Nel secondo capitolo si tratta la prima fase del conflitto, che non vide ancora coinvolti in modo diretto i Romani, ma che ebbe per protagonisti i sovrani ellenistici alleati di Roma e le città greche d’Asia Minore. Questi, costituendo una forte coalizione, riuscirono a sconfiggere il pretendente in una battaglia navale presso la città di Cuma Eolica, segnando senza dubbio, se non un totale abbandono della costa, un ripiegamento di Aristonico nelle zone interne della Misia e della valle del Caico. Dopo una breve descrizione geopolitica del territorio, con riferimento alle varie teorie su dove ebbe effettivamente inizio la rivolta (se a Pergamo o nella Tracia), il capitolo si chiude con un’analisi di un documento epigrafico: in particolare si descrive il contenuto del decreto che rappresenta, indagando sulle possibili motivazioni che spinsero la città alla sua promulgazione e sulla reale natura della rivolta che da esso emerge.
Nel terzo ed ultimo capitolo invece si descrive l’intervento romano, suddividendolo per fasi: l’arrivo del console P. Licinio Crasso Dives Muciano nel 131 a.C. e le operazioni da lui condotte sino alla sua sconfitta presso l’abitato di Leucae nel 130 a.C. ; il successivo intervento del console M. Perperna, il quale riuscì a catturare Aristonico presso la città di Stratonicea al Caico nel 129 a.C. e ad inviarlo a Roma insieme al tesoro attalide; infine l’intervento di M’. Aquilio, che stroncò gli ultimi focolai di resistenza nella regione montuosa della Misia Abbaitis, e rimase in Asia fino al 126 a.C. per organizzare i territori della nuova provincia, per poi successivamente rientrare a Roma e celebrare il trionfo nel Novembre dello stesso anno. Oltre a descrivere le varie fasi della campagna militare, si cerca di delineare un ritratto dei tre consoli, artefici del successo romano, in base alle informazioni ricavabili dalle fonti classiche e alle ipotesi fatte dagli studiosi.
Le due appendici trattano invece questioni specifiche connesse con la rivolta di Aristonico. La prima analizza un problema molto discusso, in altre parole se Aristonico fosse veramente un pretendente al trono pergameno deciso a far vale i suoi diritti servendosi di poveri e schiavi a scopo puramente opportunistico, o piuttosto il leader di una vera rivolta servile mutuata da un disegno filosofico-utopistico nel segno dell’eguaglianza: si tratta del celebre dibattito sugli Eliopoliti e sulla misteriosa “Città del Sole”.
La seconda ed ultima appendice, infine, è dedicata alle recenti acquisizioni epigrafiche concernenti la rivolta (le iscrizioni di Metropolis), ad un’analisi del loro contenuto e alle possibili conseguenze che esse delineano nel panorama degli studi.

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3 Introduzione Questo lavoro si propone di tracciare un quadro quanto più possibile chiaro della rivolta di Aristonico, che sconvolse l’Asia Minore tra il 133 a.C. e il 129 a.C. e degli eventi ad essa connessi. L’importanza di questa sollevazione risiede nel fatto che essa costituì la premessa per il dominio romano nell’area, dando origine al primo embrione della futura provincia d’Asia. La rivolta di Aristonico è stata oggetto di numerose pubblicazioni, sebbene spesso i manuali di storia greca e romana siano soliti trattare la vicenda in poche righe, senza troppo approfondire la questione e spesso unicamente limitandosi ad esprimere giudizi di valore sulla vera natura della rivolta stessa e sulla figura del pretendente. Questo lavoro vorrebbe costituire una sintesi delle vicende storiche senza trascurare l’analisi attenta di alcune delle problematiche più discusse. Il lavoro è diviso in tre capitoli e due appendici. Nel primo capitolo è analizzata la figura di Attalo III, ultimo sovrano pergameno, che lasciò per testamento il suo regno in eredità ai romani. Si traccia poi una panoramica degli eventi successivi alla diffusione pubblica del testamento stesso (in particolare del dibattito che si svolse a Roma sull’accettazione dell’eredità e sulla modalità del lascito) e delle iniziative prese dai Romani una volta decisa l’accettazione. Viene poi introdotta la figura di Aristonico, fatta seguire da una breve analisi delle fonti documentarie che comprovano il susseguirsi delle varie fasi della rivolta. Nel secondo capitolo si tratta la prima fase del conflitto, che non vide ancora coinvolti in modo diretto i Romani, ma che ebbe per

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Informazioni tesi

  Autore: Nicola Bertolucci
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2005-06
  Università: Università degli Studi di Pisa
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Scienze storiche
  Relatore: Biagio Virgilio
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 61

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