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Natura ed effettività della tutela civile inibitoria

Nell’ambito del processo di cognizione è possibile distinguere tre tipologie di azioni processuali:l’azione di mero accertamento,l’azione di condanna e l’azione costitutiva.
Questa tripartizione,condivisa dalla dottrina maggioritaria,ha per lo più una valenza classificatoria in quanto essa non è avvalorata da alcuna norma di diritto positivo. Restano infatti escluse alcune forme di tutela che sono ritenute di incerta classificazione,previste dal codice civile e da numerose leggi speciali.
Mi riferisco in particolare alla tutela inibitoria ,intorno alla quale è aperto da decenni un acceso dibattito volto ad individuarne la natura e la concreta utilità. L’azione inibitoria è innanzi tutto uno strumento volto a garantire la tutela preventiva di determinate situazioni giuridiche;essa infatti è una tecnica di tutela giurisdizionale rivolta verso il futuro,a cui si aggiungono le tradizionali tutele di tipo risarcitorio e restitutorio che operano solo successivamente alla violazione del diritto.
Nei diversi ordinamenti i provvedimenti inibitori vengono previsti,in casi specifici o come rimedio generale,in quanto per la violazione di alcune tipologie di diritti non è sufficiente il risarcimento dei danni. In sostanza non si tratta di uno strumento atto a rafforzare la tutela di determinate situazioni privilegiate ma,al contrario,per garantire la protezione effettiva di diritti che altrimenti non sarebbero adeguatamente difesi.

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  3 CAPITOLO 1 L’AZIONE CIVILE INIBITORIA:PROFILI GENERALI PARAGRAFO 1 FUNZIONE E PRESUPPOSTI DEL RIMEDIO INIBITORIO Nell’ambito del processo di cognizione è possibile distinguere tre tipologie di azioni processuali:l’azione di mero accertamento,l’azione di condanna e l’azione costitutiva. Questa tripartizione,condivisa dalla dottrina maggioritaria,ha per lo più una valenza classificatoria in quanto essa non è avvalorata da alcuna norma di diritto positivo. Restano infatti escluse alcune forme di tutela che sono ritenute di incerta classificazione,previste dal codice civile e da numerose leggi speciali. Mi riferisco in particolare alla tutela inibitoria 1 ,intorno alla quale è aperto da decenni un acceso dibattito volto ad individuarne la natura e la concreta utilità. L’azione inibitoria è innanzi tutto uno strumento volto a garantire la tutela preventiva di determinate situazioni giuridiche;essa infatti è una tecnica di tutela giurisdizionale rivolta verso il futuro,a cui si aggiungono le tradizionali tutele di tipo risarcitorio e restitutorio che operano solo successivamente alla violazione del diritto. Nei diversi ordinamenti i provvedimenti inibitori vengono previsti,in casi specifici o come rimedio generale,in quanto per la violazione di alcune tipologie di diritti non è sufficiente il risarcimento dei danni. In sostanza non si tratta di uno strumento atto a rafforzare la tutela di determinate situazioni privilegiate ma,al contrario,per garantire la protezione effettiva di diritti che altrimenti non sarebbero adeguatamente difesi. I presupposti di esperibilità dell’azione inibitoria si ricavano dall’analisi delle fattispecie espressamente disciplinate dalla legge. 1 Rapisarda-Taruffo,voce Inibitoria,in Enciclopedia giuridica Treccani,XVII,Roma, 1997, p.1

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Informazioni tesi

  Autore: Valeria Boccaccio
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2006-07
  Università: Università degli Studi di Padova
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Scienze giuridiche
  Relatore: Marcella Negri
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 66

FAQ

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Parole chiave

astreintes
condanna generica
condanna in futuro
esecuzione indiretta
misure coercitive
obbligazioni infungibili
obblighi di non fare
ordini di cessazione
tutela inibitoria

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