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Lo sviluppo di consapevolezza: un approccio personale e integrato ad un caso

Perché è così facile finire nello scontro che produce separazione (una ogni quattro minuti tra le coppie) anziché costruire l’incontro che avvicina?? Perché nelle culture attuali (tranne nella Buddhista) consapevolezza è solo una parola e non ancora un valore?? Quando non c’è consapevolezza pretendiamo e reagiamo (attaccando o fuggendo o chiudendoci) e inevitabilmente diventa scontro, esplicito o sotterraneo, con gli altri e con se stessi, a livello di conflitto interno. È solo la consapevolezza che può permettere l’incontro soddisfacente e l’intimità nella relazione di coppia nonché il dialogo costruttivo tra i gruppi sociali.
Consapevolezza è la capacità di non frapporre barriere, inibizioni o difese che impediscano l’esperienza piena di qualsiasi cosa sia presente nel proprio organismo. La ricerca e il laborioso Lavoro di sviluppo della consapevolezza sta nell’osservare e sciogliere quelle barriere, inibizioni, difese. Ciò permette anzitutto di non scivolare nelle reazioni automatiche (condivise con la specie animale) di attacco o fuga o chiusura/inibizione, che non fanno che peggiorare la situazione sia a livello individuale che relazionale. A seguire ed importante, sta lo sviluppo della capacità di fare distacco, cioè il non restare travolti da emozioni o pensieri destabilizzanti e sentirsi un tutt'uno con essi, ovvero identificati con tali stati, ma riuscire ad osservarli da una certa distanza, ovvero disidentificati. Una distanza magari molto piccola all’inizio, ma via via sempre maggiore. Una distanza che, con la consapevolezza e capacità di gestione delle proprie dinamiche emozionali, permetta di ridurre le probabilità di malessere ed accrescere quelle di benessere.

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3 CAPITOLO 1: il pre-contatto La tesi vuol essere presentata come fosse un ‘film’ in modo da permettere a chi legge di ‘rivivere’ l’esperienza del caso. L’intento è cioè quello di focalizzare il ‘sentire’ 1 , più che gli elementi teorici e concettuali. In tale ottica viene presentato l’allievo, il Cliente e il lavoro svolto con l’obiettivo sperato di poter offrire una lettura più avvincente di una razionale dissertazione su teorie e tecniche. 1.1 introduzione Provengo da un lungo lavoro su me stesso, durato oltre 25 anni, che ha attraversato numerose esperienze di analisi, partecipazione a gruppi psicoterapeutici, training, letture e relazioni interpersonali. In particolare ho sentito l’utilità di un training sul counseling, durato due anni e mezzo e seguito circa 18 anni fa, molto centrato sull’esperienziale ed il ‘sentire’ più che lo studio di teorie e tecniche. La partecipazione al training ASPIC mi ha permesso, poi, di consolidare e sistematizzare le conoscenze ed ha costituito una proficua ‘palestra’ di confronto, espressione e perfezionamento. Dopo una tale formazione e tutte le esperienze maturate, nel riflettere sulla sostanza della mia pratica di counseling, mi viene da estremizzare e dire che l’efficacia e la centratura del lavoro di caunselor si basa su “quel che sei” più che su “quel che sai”. E, infatti, nella lettura dei testi consigliati spesso ricorre la notazione del dover aver sentito dentro di sé quel che il Cliente sta emozionalmente presentando ai fini dell’empatia e della costruzione della relazione nonché dell’alleanza terapeutica. E, aggiungerei come importante, per cogliere l’essenza del Cliente indipendentemente dall’esperienza che se ne fa nel contingente, in accordo con la ‘fenomenologia’ Husserliana. Certamente, poi, la conoscenza di teorie e tecniche mi permette di trovare “le parole per dirlo” e individuare strumenti e percorsi utili a dipanare il ‘groviglio’ emozionale e cognitivo del Cliente per guidarlo in un percorso di chiarificazione, consapevolezza e disidentificazione. 1 Per brevità, qui e nel seguito, quando uso la parola ‘sentire’ voglio intendere quello emozionale e non il sinonimo di ‘ascoltare’.

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Informazioni tesi

  Autore: Mario Tancredi
  Tipo: Tesi di Master
Master in diploma internazionale in Gestalt counseling
Anno: 2006
Docente/Relatore: Mario Tancredi
Istituito da: ASPIC - Scuola Superiore Europea di Counseling Professionale
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 62

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