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Rilevamento geologico-ambientale e idrogeologico in un settore del Lario Intelvese: il Comune di Schignano (CO)

Il presente studio ha voluto affrontare le cause che stanno alla base della carenza d’acqua che interessa, durante il periodo estivo, il Comune di Schignano in Valle d’Intelvi. Sono state analizzate le sorgenti di Posa, di Nava, di Fontanella e della Val del Ciod che alimentano la rete idrica del paese, coprendo con le misure sperimentali sulle sorgenti, un intero anno idrogeologico. A tale scopo in campagna sono stati effettuati rilievi a carattere geologico e geomorfologico realizzando una carta geologica dettagliata alla scala 1:10.000 della zona in esame.
In base ai rilevi effettuati si è quindi determinato il seguente quadro geologico, base conoscitiva indispensabile al fine della caratterizzazione delle risorse idriche del territorio in esame. Su tutto il territorio affiora la Formazione del Calcare di Moltrasio, di età Giurassica, soggetto a notevoli fenomeni di origine carsica. Sopra il substrato roccioso è stata rilevata la copertura dei depositi quaternari, costituiti per lo più da depositi di origine glaciale e da depositi di versante di ambiente periglaciale, che ricoprono in maniera continua la parete. Sono stati raccolti dati a carattere pluviometrico per determinare i valori di portata delle sorgenti. Durante gli ultimi 80 anni
Successivamente sono stati correlati i valori di portata, conducibilità, pH, temperatura dell’acqua e dell’aria di ogni singola sorgente e sono state eseguite delle prove di laboratorio tramite cromatografia ionica per determinare la concentrazione degli ioni presenti nelle acque. Grazie alla realizzazione di questo database, è stato possibile ricostruire il sistema di circolazione che alimenta le singole sorgenti. Sono stati inoltre effettuati studi di fotointerpretazione col duplice scopo di: inquadrare l’assetto geomorfologico della porzione di versante studiata e di registrare gli avanzamenti e le regressioni che la copertura boschiva ha subito tra gi anni 1981 e 2004.
Le figure 1 e 2 e la tabella 1, di seguito allegate, mostrano come nel periodo considerato il bosco abbia preso il sopravvento rispetto alle zone a pascolo, in seguito all’abbandono da parte della popolazione locale delle pratiche agricole, pastorizie e silvo-forestali tradizionalmente praticate nell’area.
Tutte le sorgenti in seguito, sono state caratterizzate in base alle conformazione geologica e geomorfologica locale che da luogo alla presenza della sorgente stessa ed in funzione delle caratteristiche chimico-fisica dell’acqua campionata. La sorgente di Fontanella, in base al profilo geologico realizzato e alle strutture che si sono messe in evidenza, è riconducibile ad un sistema carsico a “falda sospesa”: la presenza di una piega sinforme, con asse corrispondente alla sorgente stessa, fa sì infatti che alle spalle della sorgente si possa infatti creare un piccolo invaso di accumulo delle acque che assicurerebbe alla sorgente un deflusso di base minimo nel corso dell’anno. Differente è il caso di Nava per cui l’alimentazione della sorgente è da attribuirsi ad un sistema superficiale. Tale sistema è dovuto dalla presenza di due cerchie moreniche che hanno un grado di impermeabilità elevato. La sorgente di Posa 5 deve la propria alimentazione ad un sistema misto tra i primi due esposti sopra. Le sorgenti di Nava, Posa5 e Fontanella, sono state quindi analizzate nel dettaglio, visti i valori di portata piuttosto costanti che le hanno caratterizzate nel corso dell’anno. Si sono voluti quantificare i volumi dell’effettiva capacità delle sorgenti. I risultati ottenuti dalle elaborazioni tramite modelli calcolati sulla curva di svuotamento dell’idrogramma delle sorgenti hanno dato valori di volumi dell’ordine di 104 m3. Sono state invece escluse dal campionamento le sorgenti che non hanno dato risposte significative, in termini di portata, durante l’anno (Posa 1-3-4). È stata quindi valutata l’efficienza del sistema idrico del paese. L’attuale conformazione del sistema di collegamento tra Nava e Posa 2 evidenzia una perdita rilevante nei trasferimenti dei volumi idrici, che nell’anno in cui si è svolto il monitoraggio è valutata al 50%. Il sottodimensionamento dei serbatoi provoca una dispersione d’acqua sul territorio comunale durante i periodi invernali, impedendo in questo modo lo stoccaggio delle riserve. È stato inoltre suggerito un maggiore sfruttamento della sorgente della Val del Ciod, visti i valori di portata che durante tutto il corso dell’anno hanno caratterizzato la sorgente carsica che alimenta l’omonimo torrente. La realizzazione di un serbatoio di stoccaggio, in base ai dati raccolti, potrebbe essere un buon riutilizzo dell’acqua dispersa sul territorio.¬ In conclusione sono stati associati ai valori d’acqua effettiva che le sorgenti possono rilasciare durante l’anno, i valori di perdita in base al sottodimensionamento dei serbatoi e i valori di richiesta da parte della cittadinanza, quantificando in questo modo l’effettiva carenza o abbondanza d’acqua del territorio.

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Rilevamento geologico-ambientale e idrogeologico in un settore del Lario Intelvese: Il Comune di Schignano (Co) 6 Capitolo 1 INTRODUZIONE Il presente lavoro Ł stato svolto in collaborazione con l Universit degli Studi dell Insubria di Como, e il Comune di Schignano. L obiettivo principale di questo studio di tesi Ł quello di effettuare uno studio geologico e idrogeologico nel settore sovrastante l abitato di Schignano. Il presente studio avr la finalit di individuare le cause che provocano la carenza di acqua. Infatti negli ultimi anni le sorgenti che si trovano nei boschi del paese hanno avuto una diminuzione di portata d acqua, innescando problemi di approvvigionamento e di stoccaggio. Il territorio sul quale Ł stato eseguito tale studio Ł quello del versante settentrionale del Sasso Gordona e il Monte Grigno, che incastonano il centro abitato di Schignano. L analisi geologica - idrogeologica Ł stata condotta attraverso sopralluoghi effettuati sul territorio e con l acquisizione di materiale inerente presso il Comune di Schignano, la Comunit Montana Intelvese, lo Studio Geologico del Dott. Geol. Ciarmiello e dell Ing. Magnaghi. Durante i sopralluoghi in situ si sono dapprima individuate le sorgenti che contribuiscono al fabbisogno idrico del paese, successivamente sono stati monitorati i dati di portata, pH, conducibilit e temperatura per tutto il corso dell anno. Il lavoro effettuato durante il periodo di tirocinio pu essere quindi cos schematizzato: • Raccolta e analisi della cartografia esistente (carta geologica, e cartografia IGM 1:25000), • Acquisizione dei database pluviometrici e rielaborazione degli stessi al fine di studio, • Acquisizione dei dati disponibili presso il Comune di Schignano (studio geologico) e acquisizione della bibliografia scientifica e tecnica disponibile, • Acquisizione dei progetti e planimetrie delle prese, • Analisi della copertura boschiva attraverso indagini di campagna e fotointerpretazione, • Un analisi comparata delle precipitazione e dei dati raccolti in situ, • Realizzazione di una carta geologica mediante una piattaforma ESRIfi ArcGis 8.1 sulla base di un rilevamento geologico di dettaglio alla scala 1:10000, • Realizzazione di una carta identificativa dei bacini e delle aste principali di torrenti in esame mediante una piattaforma ESRIfi ArcGis 8.1 .

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Informazioni tesi

  Autore: Andrea Civelli
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2006-07
  Università: Università degli Studi dell'Insubria
  Facoltà: Scienze Ambientali
  Corso: Scienze ambientali
  Relatore: Alessandro Maria Michetti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 145

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