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Dialogo Sociale e partecipazione nella Società Europea: gli eredi contemporanei del neocorporativismo e della codecisione

Questa tesi si propone di affrontare, sia a livello micro che a livello macro, il tema della concertazione e della partecipazione, seguendo una prospettiva analitica che affianchi agli studi teorici considerazioni di tipo pratico-fattuale.
Nello specifico, la prima parte è dedicata alla macro-concertazione, intesa come pratica di negoziazione bi o tripartita che, a livello nazionale o sopranazionale, coinvolge le rappresentanze di stato, capitale e lavoro nella formulazione e nell’applicazione delle politiche pubbliche.Per quanto concerne la seconda parte, essa è dedicata alla concertazione di tipo micro, implementata a livello di impresa e che, a seconda del grado di sviluppo, si traduce in pratiche di informazione, consultazione, partecipazione o codecisione dei lavoratori nei processi decisionali aziendali.Nella terza parte, prima di stilare le considerazioni finali, si sono volute approfondire due questioni, ovvero il contesto italiano e la posizione cattolica.
Nell’ottavo capitolo, in particolare, si è sviluppata la necessaria analisi del sistema di concertazione italiano che, pur di natura fondamentalmente volontaristica e scarsamente istituzionalizzata, ha condotto nel corso del tempo alla sottoscrizione di una molteplicità di accordi.

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4 INTRODUZIONE Questa tesi si propone di affrontare, sia a livello micro che a livello macro, il tema della concertazione e della partecipazione, seguendo una prospettiva analitica che affianchi agli studi teorici considerazioni di tipo pratico-fattuale. Nello specifico, la prima parte è dedicata alla macro-concertazione, intesa come pratica di negoziazione bi o tripartita che, a livello nazionale o sopranazionale, coinvolge le rappresentanze di stato, capitale e lavoro nella formulazione e nell’applicazione delle politiche pubbliche. Il primo capitolo affronta il neocorporativismo inteso come dottrina teorica, approfondendone le diverse tipologie e le caratteristiche fondamentali. Oltre a presentare le principali filosofie di Schmitter e Lehmbruch, e le proposte degli autori minori, si sviluppa un’analisi comparata tra le stesse, volta ad individuarne le differenti peculiarità e gli elementi comuni. Dopo aver evidenziato la netta contrapposizione di tale sistema con il modello pluralista, si considerano, infine, i risultati positivi registrati dalla pratica neocorporativa, sena tuttavia negarne i relativi difetti e le possibili degenerazioni. Nel secondo capitolo vengono analizzati i patti sociali, ovvero gli accordi sottoscritti dalle parti in conclusione delle pratiche di confronto. Oltre a descriverne le caratteristiche, si fa esplicito riferimento agli esempi storici che hanno caratterizzato il contesto socio-politico europeo. In particolare, si distingue tra patti di prima e di seconda generazione, in riferimento agli accordi siglati rispettivamente negli anni sessanta-settanta e negli anni novanta. A questo proposito si evidenzia come le due tipologie differiscano sia nel contenuto che in relazione al contesto politico-sociale di approvazione, attribuendo a tali distinzioni le cause dei loro rispettivi fallimenti e successi. Il concetto di Dialogo Sociale, così come formulato e applicato dall’ILO, è introdotto nel terzo capitolo, che si propone, appunto, di evidenziare le caratteristiche e le varie tipologie di tale vasto fenomeno. Dopo aver differenziato tra Dialogo Sociale bilaterale, trilaterale o tripartito plus, e classificato le diverse forme in cui esso può essere normativizzato, ne vengono esposte le principali finalità e i principali obiettivi. Un’attenzione particolare viene, poi, dedicata, alla specifica disciplina sulla concertazione prevista dall’ILO, sia per quanto riguarda la struttura dell’Organizzazione che in riferimento alle convenzioni da ratificare nazionalmente. Il quarto capitolo focalizza, invece, sull’Unione Europea, proponendo in primo luogo una panoramica generale sul processo di sviluppo del Dialogo Sociale in ambito comunitario, analizzando nello specifico le varie leggi e normative. Dopo aver considerato i soggetti

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Informazioni tesi

  Autore: Eva Martin
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2006-07
  Università: Università degli Studi di Trieste
  Facoltà: Scienze Internazionali e Diplomatiche, sede di Gorizia
  Corso: Relazioni internazionali
  Relatore: Vincenzo Porcasi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 192

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