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Internet e diritto d'autore

L’internet rappresenta l’informazione globale; attraverso l’internet le informazioni viaggiano più velocemente di qualsiasi altro mezzo di comunicazione e l’utente, navigando all’interno del sistema, ha la possibilità di accrescere continuamente la sua capacità conoscitiva. L’internet oggi non è più un mondo riservato solo ad un gruppo di intellettuali, ma è organizzata in modo capillare. Con la crescita esponenziale degli utenti, e soprattutto, con i rilevantissimi interessi in gioco, l’internet è divenuto mondiale, si pensi che a tutt’oggi ci sono almeno 160 paesi collegati alla rete.
Attraverso questo mezzo di comunicazione, l’utente ha a sua disposizione vari strumenti. Tra i più comuni troviamo la posta elettronica, che permette di inviare messaggi ad altri utenti; il news group, che permette di inviare messaggi ad una bacheca virtuale; il web, strumento più usato dalla collettività, che permette la navigazione all’interno della rete e la “scoperta” dei siti.
Il soggetto principale dell’internet è il provider che fornisce il collegamento con la rete, l’inserimento dei siti e la navigazione, inoltre ci sono gli utenti che possono agire o come semplici navigatori o come veri e propri autori creando opere digitali, o creando i propri siti.
La globalizzazione si estende ad ogni mezzo di comunicazione, la parola, lo scritto, l’immagine, tutto può essere trasformato in bit, dalla musica allo scritto. I problemi connessi alla responsabilità, ai diritti, alle forme di tutela, al rapporto tra autore e opera si pongono quindi in una prospettiva più ampia e più complessa. Il nuovo sistema è destinato a rivoluzionare il modo di comunicazione delle opere dell’ingegno, allontanando sempre più l’autore dalla sua opera, rendendone difficile il controllo sulla circolazione, e disumanizzando l’arte, poiché la macchina interviene nella produzione delle opere fino ad offuscare la figura dell’uomo-creatore, che sembra essere diventato un mero collaboratore.
I principi di originalità e materialità dell’opera con vengono l’internet superati; la nuova tecnologia comporta la dematerializzazione dell’opera, ed è possibile ottenere delle copie perfette, trarre dall’opera originaria elementi da aggregare ad altri e costruire nuove opere derivate. E’ evidente il contrasto con la materialità dell’estrinsecazione che finora ha costituito il momento di controllo dell’attività posta in essere da chi non è titolare dei diritti di utilizzazione e momento rispetto al quale si potevano applicare delle misure a difesa della privativa (vedi artt.159 e 161 l. aut.). La nuova tecnologia colpisce gli autori soprattutto nella fase dell’utilizzazione economica dell’opera; infatti, i nuovi mezzi tecnici consentono delle utilizzazioni che incidono sempre più sulle utilità economiche dell’opera stessa. Bisogna pertanto chiedersi se la normativa sul diritto d’autore consenta oggi ai titolari di controllare l’utilizzazione sull’internet delle loro opere. Quando parliamo dei diritti economici del titolare o di chi gestisce l’opera, dobbiamo partire dal presupposto che bisogna ridefinire il contenuto stesso del diritto d’autore, per adeguarlo alla rete. In tal senso sembra muoversi la proposta di Direttiva del 1997 che ha introdotto degli aggettivi specifici riguardo alla riproduzione, in particolare con il termine temporaneo si è esclusa in capo all’utente una responsabilità quando egli comincia la navigazione e sul suo monitor appaiono i siti.
Bisogna, inoltre, ridefinire il concetto e la portata del termine “pubblico”, e del rapporto che ci può essere oggi con il termine “privato”. L’internet infatti, essendo globale, permette la lettura e la visualizzazione di informazioni che non sono più rivolte ad una cerchia ristretta di persone ma alla globalità; oggi la rappresentazione privata, permessa perché è all’interno della cerchia della famiglia, non ha più senso di esistere perché l’internet ha creato una famiglia mondiale.

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4 INTERNET E DIRITTO D’@UTORE CAPITOLO I INTERNET: STORIA E NOZIONI TECNICHE 1. La nascita dell’internet Il fenomeno dell’internet nasce negli Stati Uniti d’America, alla fine degli anni ‘60, per potenziare la comunicazione militare e soprattutto per sapere in anticipo cosa succedeva in Unione Sovietica in relazione ai sistemi di comunicazione. A tal fine vengono messi in rete tutti i computer per poter assicurare l’invio delle coordinate di tiro del centro militare di controllo alle basi distaccate dei missili balistici. Il collegamento viene attuato attraverso un’agenzia, l’Advanced Research Project Agency (ARPA), usando non il sistema del cavo che collega una linea all’altra, ma utilizzando le normali linee telefoniche. Vengono sviluppati dei nodi di irradiazioni, ciascuno di essi formato da un server 1 collegato ad un altro server. Attraverso questa rete, denominata Arpanet, veniva garantita a più soggetti la possibilità di accedere alle risorse informatiche degli Stati Uniti d’America. Ben presto, data la grande facilità di collegamento, oltre all’istituzione militare, altri centri chiesero di collegarsi alla rete internet. Le prime fra tutte furono le università che vedevano nel fenomeno dell’internet la possibilità di collegarsi e sviluppare i propri progetti con la velocità di un bit 2. 1 Server: è l’elemento che fornisce memoria di massa e accesso al software degli utenti. E’ un computer dotato di grossa memoria, la cui portata è stabilita in base al numero di computer collegati e di utenti abbonati. Il server è organizzato in modo che permetta la localizzazione delle informazioni richieste da ogni parte del mondo sulle sue memorie di massa. I server spesso servono da nodi di collegamento tra reti diversi. Vedi O.TORRANI e S.PARISE, Internet e diritto, ed.Il sole 24ore, Milano,1998, p.197. 2 Bit: è la più piccola unità di informazione trasmissibile. Materialmente è la contrazione delle parole binary digit, cifra binaria, ossia una cifra compresa tra 0 e 1. Vedi O.TORRANI e S. PARISE , op. cit., p.286.

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Informazioni tesi

  Autore: Debora Bernocchi
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 1999-00
  Università: Università degli Studi di Macerata
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Giurisprudenza
  Relatore: Mario Stella Richter
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 190

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