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Il Business Game come strumento innovativo per la formazione delle persone nella Pubblica Amministrazione - Sviluppo di un'applicazione attraverso la Balanced Scorecard

Fin dagli anni ’90, la Pubblica Amministrazione italiana ha dato il via ad un radicale processo di modernizzazione. Il fine è stato quello di mettere la P.A. in condizione di rispondere al meglio alle esigenze della società, sempre più complessa e mutevole, combinando alcune azioni fondamentali: la programmazione strategica delle politiche pubbliche, attraverso un ciclo integrato che va dalla definizione degli obiettivi al controllo dei risultati, l’orientamento al servizio, la semplificazione delle procedure operative, la trasparenza dell’azione amministrativa e l’apertura al dialogo con i cittadini. Il nuovo ruolo della P.A. richiede risorse umane in grado di andare oltre la semplice esecuzione di routines consolidate, per agire in un’ottica di anticipazione delle esigenze del contesto, problem solving, attenzione al risultato e apprendimento continuo a livello individuale e organizzativo. Per questo la formazione costituisce una leva strategica, primaria, per qualunque iniziativa di riforma.
In particolare, nel seguente lavoro è stata analizzata l’efficacia del Business Game, inteso come strumento di formazione in grado di mettere in evidenza eventuali problematiche e relative soluzioni, all’interno di un contesto come quello della Pubblica Amministrazione. Il Business Game rappresenta una metodologia inerente ad un approccio “learning by doing”, attraverso il quale si cerca di insegnare o meglio far comprendere, ad un insieme di persone, evidenti collegamenti che esistono fra la definizione degli obiettivi, l’attività di decision making e i risultati competitivi. Affinché si possano ottenere dei risultati efficaci all’interno di un contesto pubblico, la mia ricerca mi ha portato a considerare il Business Game attraverso l’analisi di una ulteriore metodologia, quella della Balanced Scorecard.
La scheda di valutazione bilanciata ha lo scopo di tradurre la mission e la strategia di un ambiente organizzativo in una serie completa di misure della performance, che forniscono un modello di struttura per un sistema strategico di misurazione e gestione. Questo strumento analizza le politiche strategiche di un’organizzazione utilizzando quattro prospettive d’indagine: clienti, processi interni, apprendimento e crescita e finanziaria; per ogni prospettiva vengono individuati obiettivi, misure, target ed iniziative.
In conclusione, la Balanced Scorecard utilizzata in concomitanza con strumenti come il Business Game, dà la possibilità di riuscire ad ottenere un vero e proprio apprendimento organizzativo. Il Business Game, infatti, vuole dimostrare che attraverso la gestione virtuale di una struttura pubblica, le varie scelte strategiche rappresenteranno delle soluzioni ottimali che porteranno ad ottenere una vittoria o una perdita del gioco; per cui monitorando continuamente gli obiettivi legati alla strategia tramite la BSC (e presentati attraverso il Business Game) potremmo verificare la validità della strategia stessa e pensare quindi ad eventuali adattamenti alle variazioni del contesto competitivo.

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3Introduzione Fin dagli anni ’90, la Pubblica Amministrazione italiana ha dato il via ad un radicale processo di modernizzazione. Il fine è stato quello di mettere la P.A. in condizione di rispondere al meglio alle esigenze della società, sempre più complessa e mutevole, combinando alcune azioni fondamentali: la programmazione strategica delle politiche pubbliche, attraverso un ciclo integrato che va dalla definizione degli obiettivi al controllo dei risultati, l’orientamento al servizio, la semplificazione delle procedure operative, la trasparenza dell’azione amministrativa e l’apertura al dialogo con i cittadini. Elementi determinanti per la riuscita della trasformazione della Pubblica Amministrazione sono stati la valorizzazione e lo sviluppo del “capitale umano”: il patrimonio di competenze, culture organizzative e professionali, motivazione, esperienza, proprio delle persone che lavorano nelle pubbliche amministrazioni. Il nuovo ruolo della P.A. richiede risorse umane in grado di andare oltre la semplice esecuzione di routines consolidate, per agire in un’ottica di anticipazione delle esigenze del contesto, problem solving, attenzione al risultato e apprendimento continuo a livello individuale e organizzativo. Per questo la formazione costituisce una leva strategica, primaria, per qualunque iniziativa di riforma. In particolare per fungere da fattore catalizzatore e facilitatore del rinnovamento amministrativo, la formazione deve essere strettamente funzionale alle priorità strategiche del singolo ente, deve rispondere alle specificità del sistema organizzativo a cui è rivolta e deve operare in sinergia con le politiche del personale.

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Informazioni tesi

  Autore: Elisa Listri
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2007-08
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Scienze della Comunicazione
  Corso: Pubblicità e comunicazione d'impresa
  Relatore: Patrizia Cinti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 129

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