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La Rassegna internazionale del film scientifico–didattico, Università di Padova (1956 – 1975)

Fin dai primi anni di attività della Mostra del Cinema di Venezia, tra i documentari che la Biennale presenta, accanto ai lungometraggi a soggetto, per dare un panorama più ampio della migliore produzione cinematografica di tutto il mondo, sono abbastanza numerosi anche i film di carattere scientifico. Visto il continuo aumento dei diversi tipi di documentari, e per dare ai vari «generi» la possibilità di un confronto e di una classificazione più esatta dei reali valori delle opere rappresentate, nel 1949 la Direzione della Mostra istituisce le «sezioni speciali» in cui hanno larga parte le sezioni dei film scientifici, culturali e sull’arte. Nel 1950, poi, per il film scientifico e per il documentario d’arte viene istituita una vera e propria Mostra a parte, con Giuria e premi particolari. Nel corso delle varie Mostre del Documentario, aumenta il numero e il livello qualitativo dei film scientifici, segno, questo, dell’importanza della manifestazione e del grande interesse suscitato. Una gran parte dei film scientifici di valore prodotti nel dopoguerra trovano nella Mostra di Venezia la sede più idonea e il successo più lusinghiero. Con il moltiplicarsi del numero e dei generi dei film in concorso, e con la sempre maggiore specializzazione richiesta da alcune categorie, specie da quelle dei film dedicati all’insegnamento e alla ricerca a livello universitario, viene formandosi la necessità di una più attenta considerazione dei valori non soltanto cinematografici, ma soprattutto didattici e scientifici dei film stessi, e quindi l’opportunità di interessare e di inserire gli ambienti della cultura universitaria nella valutazione delle opere in concorso e nell’applicazione del cinema scientifico allo studio e all’insegnamento negli Atenei.

E’ così che, per vivo interessamento di alcuni Docenti dell’Università di Padova che da tempo si occupavano attivamente del cinema e dei problemi ad esso congiunti, nasce l’idea di una manifestazione presso l’Ateneo patavino, allo scopo di presentare e studiare dal punto di vista scientifico-universitario le pellicole nella sede più opportuna, con l’apporto critico di docenti e studiosi in grado di valutare gli aspetti più strettamente scientifici delle opere presentate.
La Rassegna Internazionale del film scientifico-didattico, nasce in unità di fini, con la collaborazione tra la Mostra del Cinema di Venezia e l’Università degli Studi di Padova, ha la sua prima edizione nel 1956, nei giorni dal 30 ottobre al 4 novembre. Nel corso delle successive, si è sempre cercato di mantenere una collocazione «autunnale», per i primi anni a cavallo del decimo ed undicesimo mese, in seguito, esclusivamente a novembre.
L’interesse destato dalla manifestazione in docenti e personalità del mondo scientifico, il rilievo dato dalla stampa italiana e straniera, il successo di pubblico e di critica fin dal primo anno, dimostrano chiaramente che la Rassegna viene a colmare un vuoto e ad assumere una funzione veramente importante nel campo della cinematografia scientifica e didattica.
Tra i «nobili» scopi che si posso rintracciare: favorire il potenziamento e la diffusione dell’efficace ed importante strumento della cultura moderna, rinsaldare lo spirito di solidarietà fra tutte le Università del mondo e, in ultima istanza ma non di minore importanza, sostenere la costituzione di una Cineteca permanente dell’Università di Padova, che raccolga alcuni dei migliori film scientifici per l’insegnamento universitario e che ne curi la conservazione e la diffusione nell’ambito degli Istituti Universitari.
Rientra nella sostanza della Rassegna l’attribuzione di un Primo Premio Assoluto (bucranio d’oro), di un Premio per il miglior film (bucranio d’argento) e di un’ulteriore riconoscimento per il secondo il (bucranio di bronzo) di ogni categoria. Alla Giuria viene anche concessa l’assegnazione di menzioni speciali nei confronti di film che eccellono per particolari requisiti artistici e scientifici. La scelta del «Bucranio» è legata all’emblema dell’Università di Padova e raffigura appunto un cranio di bue. Emblema che trae la sua origine da un macello di carne bovina esistente nel luogo dove sorse, nel XIII secolo, lo Studio Patavino. Figura a cui si deve, inoltre, lo stesso nome del Palazzo centrale dell’Università: il «Bò».
L’obiettivo che ci si pone nelle seguenti pagine è quello di ripercorrere a grandi linee la storia della suddetta «Rassegna internazionale del film scientifico-didattico», tenutasi a Padova dal 1956 al 1975, per un totale di diciotto edizioni.

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3 Introduzione Presentazione dell’oggetto di studio Fin dai primi anni di attività della Mostra del Cinema di Venezia, tra i documentari che la Biennale presenta, accanto ai lungometraggi a soggetto, per dare un panorama più ampio della migliore produzione cinematografica di tutto il mondo, sono abbastanza numerosi anche i film di carattere scientifico. Visto il continuo aumento dei diversi tipi di documentari, e per dare ai vari «generi» la possibilità di un confronto e di una classificazione più esatta dei reali valori delle opere rappresentate, nel 1949 la Direzione della Mostra istituisce le «sezioni speciali» in cui hanno larga parte le sezioni dei film scientifici, culturali e sull’arte. Nel 1950, poi, per il film scientifico e per il documentario d’arte viene istituita una vera e propria Mostra a parte, con Giuria e premi particolari. Nel corso delle varie Mostre del Documentario, aumenta il numero e il livello qualitativo dei film scientifici, segno, questo, dell’importanza della manifestazione e del grande interesse suscitato. Una gran parte dei film scientifici di valore prodotti nel dopoguerra trovano nella Mostra di Venezia la sede più idonea e il successo più lusinghiero. Con il moltiplicarsi del numero e dei generi dei film in concorso, e con la sempre maggiore specializzazione richiesta da alcune categorie, specie da quelle dei film dedicati all’insegnamento e alla ricerca a livello universitario, viene formandosi la necessità di una più attenta considerazione dei valori non soltanto cinematografici, ma soprattutto didattici e scientifici dei film stessi, e quindi l’opportunità di interessare e di inserire gli ambienti della cultura universitaria nella valutazione delle opere in concorso e nell’applicazione del cinema scientifico allo studio e all’insegnamento negli Atenei.

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Informazioni tesi

  Autore: Gloria Cesarotto
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2004-05
  Università: Università degli Studi di Padova
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Scienze della comunicazione
  Relatore: Carlo Alberto Zotti Minici
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 81

FAQ

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