Skip to content

Le riforme amministrative degli anni 90 in Italia: un bilancio

Quando si parla di riforme amministrative, ci si riferisce a “una serie di interventi promossi dal corpo politico o da quello amministrativo per adattare le pubbliche amministrazioni al cambiamento economico-sociale. “Si tratta di interventi che non hanno riscontro nel settore privato, dove, infatti, il termine riforma è sconosciuto. ”
Questo lavoro esamina gli interventi riformistici sulla Pubblica Amministrazione Italiana che presero avvio in forma organica e strutturata solo nei primi anni Novanta e che si perfezionarono soprattutto con la Riforma Bassanini nella seconda metà dello stesso decennio. In particolare si è tentato di fare un bilancio di queste mostrando le luci e le ombre.
Il primo capitolo si occupa della struttura della Pubblica Amministrazione italiana dopo l’unificazione. Dopo una descrizione di questo sistema di forte centralizzazione derivante dal modello napoleonico vigente prima dell’unificazione nello Stato sabaudo, si passa alla disamina dei primi interventi di modifica a iniziare da quelli dell’età crispina per arrivare agli anni della caduta del regime fascista. Poi si prendono in considerazione gli anni che vanno dalla fase costituzionale agli anni Ottanta. Fase denominata “delle riforme mancate”, in quanto, nonostante gli intensi studi e le Commissioni istituite, tutte le proposte presentate per la modifica dell’amministrazione italiana rimasero sulla carta o furono vanificate dalle resistenze burocratiche e politiche. Tale periodo, però, portò alla stesura di un rapporto di fondamentale importanza per le riforme successive, l’unico documento globale elaborato in Italia nel secondo dopoguerra: il Rapporto Giannini. Nell’ultima parte del capitolo, dopo aver analizzato le ragioni che hanno fatto si che gli anni Novanta del XX secolo diventasse “l’età delle riforme amministrative”, si esaminano le prime leggi di riforma: la n.142 del 1990 sulle autonomie locali, n.241 sempre del 1990 sul procedimento amministrativo e la legge sul pubblico impiego del 1993; infine il processo di riforma della XI legislatura: un vero e proprio cambio di rotta.
Il secondo capitolo presenta un’analisi delle riforme Bassanini; dopo una prima esposizione del contenuto delle varie normative introdotte (Bassanini, Bassanini-bis, Bassanini-ter, Bassanini-quater), si tenta di fare un bilancio delle riforme prendendo in considerazione le varie materie oggetto della riforma della seconda metà del decennio fino al 2001: il federalismo amministrativo, la riforma dei ministeri e del Consiglio dei Ministri, la semplificazione amministrativa, la riforma del lavoro pubblico e dei controlli, la riforma della giustizia amministrativa, l’amministrazione on-line e, per concludere, la riforma della formazione, dell’università e della ricerca. Infine, nel paragrafo conclusivo del capitolo, oltre a considerare alcuni risultati positivi della riforma, vengono evidenziate alcune delle ombre della riforma, contraddizioni e risultati mancati.
Il terzo capitolo, infine, si occupa del sistema amministrativo dopo il 2001, la fase del dopo Bassanini apertasi con l’avvento del Governo Berlusconi. Prima di tutto si analizza cosa è rimasto nel primo decennio del nuovo secolo di quella stagione di riforme, che cosa è sopravvissuto e cosa invece è fallito tentando di dare anche delle motivazioni circa la fase di stallo della riforma. Poi si passa a esaminare gli interventi degli ultimi anni (2001-2006) che, seppur hanno permesso di superare la fase di stallo, sono contraddistinti da un duplice movimento, di faticosa attuazione delle riforme precedenti e di radicale revisione di alcuni dei loro indirizzi portanti. Nel dettaglio, gli interventi hanno riguardato la semplificazione amministrativa, il rapporto centro periferia, il pubblico impiego e quindi la dirigenza.Nell’ultima parte viene preso in considerazione il Piano Industriale per la P.A. varato dal nuovo ministro Brunetta, l’ultimo intervento, in ordine di tempo, che sta tentando di rimodellare la Pubblica Amministrazione Italiana

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
2 Introduzione Quando si parla di riforme amministrative, ci si riferisce a “una serie di interventi promossi dal corpo politico o da quello amministrativo per adattare le pubbliche amministrazioni al cambiamento economico-sociale. “Si tratta di interventi che non hanno riscontro nel settore privato, dove, infatti, il termine riforma è sconosciuto. 1 ” Questo lavoro esamina gli interventi riformistici sulla Pubblica Amministrazione Italiana che presero avvio in forma organica e strutturata solo nei primi anni Novanta e che si perfezionarono soprattutto con la Riforma Bassanini nella seconda metà dello stesso decennio. In particolare si è tentato di fare un bilancio di queste mostrando le luci e le ombre. Il primo capitolo si occupa della struttura della Pubblica Amministrazione italiana dopo l’unificazione. Dopo una descrizione di questo sistema di forte centralizzazione derivante dal modello napoleonico vigente prima dell’unificazione nello Stato sabaudo, si passa alla disamina dei primi interventi di modifica a iniziare da quelli dell’età crispina per arrivare agli anni della caduta del regime fascista. Poi si prendono in considerazione gli anni che vanno dalla fase costituzionale agli anni Ottanta. Fase denominata “delle riforme mancate”, in quanto, nonostante gli intensi studi e le Commissioni istituite, tutte le proposte presentate per la modifica dell’amministrazione italiana rimasero sulla carta o furono vanificate dalle resistenze burocratiche e politiche. Tale periodo, però, portò alla stesura di un rapporto di fondamentale importanza per le riforme successive, l’unico documento globale elaborato in Italia nel secondo dopoguerra: il Rapporto Giannini. Nell’ultima parte del capitolo, dopo aver analizzato le ragioni che hanno fatto si che gli anni Novanta del XX secolo diventasse “l’età delle 1 Sabino Cassese, L’età delle riforme amministrative in Rivista Trimestrale di Diritto Pubblico, 1, 2001, p. 79 e ss. 

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Alessia Longoverde
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2007-08
  Università: Università degli Studi di Teramo
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze politiche internazionali europee e delle amministrazioni
  Relatore: Francesco Bonini
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 158

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

amministrazione pubblica
bassanini
pubblica amministrazione
riforma brunetta
riforme amministrative
riforme amministrazione pubblica

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi