Skip to content

Psicologia e comunicazione nella squadra sportiva

Come spesso accade con i termini abusati nella nostra lingua di tutti i giorni, se ci chiedessero di dare una definizione di gruppo difficilmente saremmo in grado di produrre un qualcosa di esaustivo ed univoco. D’altronde la parola si situa all’intersezione di molte discipline più o meno attigue (psicologia, sociologia, comunicazione..) e dunque ha confini sfumati. Certo per parlare di gruppo non è sufficiente la compresenza di più persone, come può avvenire ad esempio in coda ad un supermercato, poiché fra di loro intercorre un legame estremamente debole. In questo caso si può parlare al massimo di aggregato.
Un gruppo di persone è piuttosto un insieme di individui che si riunisce in un luogo, ma con delle finalità comuni più o meno dichiarate ed esplicite.
Le persone portano con sé delle caratteristiche fisiche, psicologiche, attitudinali, caratteriali, relazionali, emotive ed affettive, che sono determinate dalla storia passata, dalla situazione presente e dalle aspettative future. Possiamo definire ogni persona come un’unità complessa, aggiungendo che ha come altra peculiarità quella di avere la capacità dinamica di modificarsi e di modificare l’ambiente circostante. Il grado di plasticità che ogni persona possiede è molto variabile e può andare da una capacità minima di cambiamento alla massima disponibilità.
Un incontro di gruppo per svolgere un’attività strutturata e finalizzata, implica che le persone dovranno adattarsi alla situazione e quindi operare un cambiamento, anche minimo, di una o più caratteristiche personali. Parliamo in questo caso particolare del concetto di identità che in una situazione di gruppo viene messa in gioco, cioè ridiscussa.
Non facciamo riferimento all’identità anagrafica e alle caratteristiche fisiche, che non vengono minimamente intaccate, quanto piuttosto alle peculiarità interne delle persone come ad esempio le emozioni, gli affetti, i pensieri, il carattere, le quali per la loro innata plasticità sono soggette alle dinamiche dell’adattamento e del
cambiamento. Può succedere che una persona dal carattere mite in una particolare situazione di gruppo diventi ansiosa e agitata come che un’altra persona solitamente loquace diventi improvvisamente taciturna. La casistica presenta un’infinita varietà di cambiamenti nell’identità delle persone che sarebbe impossibile elencare, ma delle quali non si deve rimanere sorpresi.
Dallo scambio e dalle relazioni che si sviluppano tra le varie identità individuali si va formando nel tempo ciò che definiamo l’identità di gruppo, nella quale i vari componenti si riconoscono. Il gruppo, come anche la sua identità, non è semplicemente la somma delle varie persone che lo compongono, ma è il risultato dell’interazione delle parti che ognuno mette in gioco per realizzare le finalità dell’incontro, oppure per ostacolarle.
Sintetizzando la definizione che diede Kurt Lewin, uno dei pionieri della psicologia sociale, possiamo affermare che un gruppo è un insieme dinamico di elementi interdipendenti e interrelazionati tra loro, con un obiettivo in comune e delle regole sia interne (ciò che è ammesso o meno dentro il gruppo) sia esterne (in che modo il gruppo si relaziona con ciò che gli è esterno).
I componenti del gruppo hanno ruoli e compiti definiti, che implicano una rete di aspettative reciproche tra di essi, ma solitamente in una cooperazione efficace i ruoli sono mutabili nel tempo, per non opprimere l’ambizione di miglioramento di chi li ricopre. Benché i gruppi siano sempre dotati di “confini” che definiscono ciò che è dentro e ciò che resta fuori, essi si creano e si modificano costantemente, e non è necessario che il riconoscimento del gruppo venga dall’interno dello stesso, avviene anzi spesso il contrario. Il senso di appartenenza, ovvero il grado di identificazione di un soggetto con il proprio gruppo, è un buon indicatore del grado di coesione interna, e nel caso tocchi livelli troppo alti è generalmente un indice di rischio di conflitti con altri gruppi o soggetti esterni. Per scongiurare questo pericolo è buona norma fare esperienza di più gruppi contemporaneamente (ad esempio per un adolescente scuola, sport, amicizie..), onde evitare l’assolutizzazione di un solo punto di vista e favorire invece la mediazione tra obiettivi diversi tutti riconoscibili come legittimi.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
6 ¾ Introduzione Noi tutti viviamo in un Paese come l’Italia che certamente sa farsi amare, ma che per tradizione storica e caratteristiche geografiche non è stato mai troppo unito, e ultimamente tende a non scaldarsi più come un tempo anche per temi fortemente incidenti sulla nostra vita, quali le vicende politiche o le lotte sociali, quasi rassegnato ad accettare ciò che il destino ci riserverà. In un contesto di questo tipo, se c’è una cosa al mondo ancora in grado di raccoglierci sotto la stessa metaforica bandiera, così come d’altronde di farci litigare furiosamente o “scendere in piazza” per presunti torti subiti, questa è senz’altro rappresentata dagli sport di squadra. Logico che il tamtam mediatico cui siamo quotidianamente sottoposti porti subito alla mente l’esempio del calcio, magari delle scene da delirio di massa risalenti alla recente vittoria del Mondiale di Germania. Tuttavia un simile potere aggregante (la componente disgregante è a mio parere quasi esclusivamente peculiarità del calcio) si ritrova in qualsiasi attività sportiva. Basti pensare a livello nazionale ai trionfi nella pallavolo o nella pallanuoto, o anche soltanto alla curling-mania sollevata dalle Olimpiadi Invernali di Torino. Eppure, nonostante questa innegabile presenza nella nostra vita di tutti i giorni, quasi sempre nelle nostre distratte analisi “da bar” prendiamo in esame soltanto l’aspetto performativo dello sport, in altre parole ciò che vediamo sul campo, con i nostri occhi o peggio ancora attraverso ciò che i media riportano. Il massimo dell’approfondimento – perlopiù a livelli altissimi, dove esiste una copertura televisiva - è una superficiale ricerca di semplici rapporti causa-effetto tra rendimento sul campo e presunti attriti giocatori/allenatore, allenatore/stampa, allenatore/dirigenza, giocatori/giocatori. Invece la componente psicologica e comunicativa presente nello sport è di ben altro spessore. Già in discipline prettamente individuali, come possono essere il nuoto o l’atletica leggera, rivestono un’importanza cruciale fattori come la motivazione, la concentrazione, la gestione dell’ansia o il rapporto con il proprio allenatore. Va da sé che negli sport di squadra tutto ciò viene enormemente moltiplicato, non solo dal

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Andrea Martelli
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2007-08
  Università: Università degli Studi di Ferrara
  Facoltà: Scienze della Comunicazione
  Corso: Scienze della comunicazione
  Relatore: Angelo Pascali
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 87

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi