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Problemi attuali in tema di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

Infortuni e malattie professionali costituiscono gli aspetti più rilevanti su cui si possono misurare le conseguenze della mancata prevenzione sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori; questo naturalmente tenendo presente che anche altre sono le possibili conseguenze sulle persone delle attività lavorative, per quanto assai meno misurabili.
Si può dire che, pur con diverse implicazioni, infortuni e malattie professionali sono fenomeni che si stanno modificando e che andrebbero tuttora conosciuti meglio, in particolare per quanto si riferisce alle patologie da lavoro, il che sarà possibile solo se si potrà concretizzare un approccio sistematico, integrato e partecipato, che promuova una sistematica “ricerca attiva”. A tale proposito in questa tesi cercherò di analizzare in particolare la gestione della sorveglianza sanitaria negli operatori della sanità esposti a gas anestetici.
Fin dal medioevo la medicina ha cercato di alleviare il dolore nelle pratiche chirurgiche utilizzando varie sostanze; la tecnica anestesiologica moderna è nata il 16 ottobre 1846 al Massachusetts General Hospital quando venne effettuata la prima anestesia con l’uso dell’etere. Da allora molti farmaci sono stati sperimentati nelle tecniche anestesiologiche e molto spesso abbandonati per la tossicità dimostrata nei pazienti.
Questo fatto ha stimolato la ricerca di composti ad azione anestetizzante sempre più maneggevoli e meno tossici per il paziente e l'adozione di tecniche anestesiologiche più efficaci. Un'attenzione relativamente scarsa è stata invece dedicata al problema dei possibili effetti per la salute derivanti dall'esposizione professionale ad anestetici. È stato stimato che circa il 10% degli addetti alla Sanità risulta esposto agli agenti inalatori utilizzati in sala operatoria; sono esposti i medici anestesisti, i chirurghi ed il personale tecnico ed infermieristico di sala: in Italia nel complesso circa 60.000 operatori che fino agli anni '80 potrebbero essere stati esposti ad elevate concentrazioni.
I primi studi epidemiologici retrospettivi (1967-1977) hanno suscitato molte critiche, né è mancato chi ha saputo creare panico prima ancora che detti studi potessero con certezza confermare una correlazione tra esposizione cronica ai gas anestetici e una certa patologia. Le alterazioni della funzione riproduttiva, evidenziate da studi epidemiologici antecedenti gli anni '80, sono state successivamente messe in discussione da studi epidemiologici eseguiti nei Paesi Scandinavi e in Gran Bretagna. Inoltre lavori effettuati in anni più recenti hanno portato a ritenere numerose le incertezze circa l'esistenza, nelle situazioni di esposizione odierne, di effetti a carico di organi e apparati ritenuti in passato organi bersaglio.
Con questa tesi cercherò di valutare lo stato dell’arte sugli effetti tossici per la salute dovuti a esposizione occupazionale a gas anestetici in ambito sanitario, il rischio chimico derivante da esposizione a gas anestetici negli addetti di sala operatoria dell’Azienda Ospedaliera Luigi Sacco di Milano e infine di delineare, a fronte dei dati raccolti, le indicazioni per la corretta gestione della sorveglianza sanitaria negli operatori della sanità esposti a gas anestetici ed in particolare proporre un protocollo di sorveglianza sanitaria ed analizzare le criticità nella formulazione del giudizio di idoneità.

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4 1. Introduzione Infortuni e malattie professionali costituiscono gli aspetti più rilevanti su cui si possono misurare le conseguenze della mancata prevenzione sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori; questo naturalmente tenendo presente che anche altre sono le possibili conseguenze sulle persone delle attività lavorative, per quanto assai meno misurabili. Si può dire che, pur con diverse implicazioni, infortuni e malattie professionali sono fenomeni che si stanno modificando e che andrebbero tuttora conosciuti meglio, in particolare per quanto si riferisce alle patologie da lavoro, il che sarà possibile solo se si potrà concretizzare un approccio sistematico, integrato e partecipato, che promuova una sistematica “ricerca attiva”. A tale proposito in questa tesi cercherò di analizzare in particolare la gestione della sorveglianza sanitaria negli operatori della sanità esposti a gas anestetici. Fin dal medioevo la medicina ha cercato di alleviare il dolore nelle pratiche chirurgiche utilizzando varie sostanze; la tecnica anestesiologica moderna è nata il 16 ottobre 1846 al Massachusetts General Hospital quando venne effettuata la prima anestesia con l’uso dell’etere. Da allora molti farmaci sono stati sperimentati nelle tecniche anestesiologiche e molto spesso abbandonati per la tossicità dimostrata nei pazienti. Questo fatto ha stimolato la ricerca di composti ad azione anestetizzante sempre più maneggevoli e meno tossici per il paziente e l'adozione di tecniche anestesiologiche più efficaci. Un'attenzione relativamente scarsa è stata invece dedicata al problema dei possibili effetti per la salute derivanti dall'esposizione professionale ad anestetici. È stato stimato che circa il 10% degli addetti alla Sanità risulta esposto agli agenti inalatori utilizzati in sala operatoria; sono esposti i medici anestesisti, i chirurghi ed il personale tecnico ed infermieristico di sala: in Italia nel complesso circa 60.000 operatori che fino agli anni '80 potrebbero essere stati esposti ad elevate concentrazioni. I primi studi epidemiologici retrospettivi (1967-1977) hanno suscitato molte critiche, né è mancato chi ha saputo creare panico prima ancora che detti studi potessero con certezza confermare una correlazione tra esposizione cronica ai gas anestetici e una certa patologia. Le alterazioni della funzione riproduttiva, evidenziate da studi epidemiologici antecedenti gli anni '80, sono state successivamente messe in discussione da studi epidemiologici eseguiti nei Paesi Scandinavi e in Gran Bretagna. Inoltre lavori effettuati in anni più recenti hanno portato a ritenere numerose le incertezze circa l'esistenza, nelle situazioni di

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Informazioni tesi

  Autore: Gianluca Piaser
  Tipo: Tesi di Master
Master in Management e funzioni di coordinamento delle professioni sanitarie
Anno: 2009
Docente/Relatore: Michel Martone
Istituito da: Università Telematica TEL.M.A.
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 73

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Parole chiave

conseguenze
effetti tossici
esposizione
funzioni di coordinamento
gas anestetici
infermieri
infortuni
lavoro
luoghi di lavoro
malattie professionali
management
master
medicina del lavoro
patologie da lavoro
prevenzione
professioni sanitarie
sala operatoria
salute
sicurezza
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